Mar. Lug 16th, 2024

La senatrice Bianca Laura Granato, rivolgendosi al neo presidente della Regione, Roberto Occhiuto ha presentato una questione che non lascia di certo indifferenti riguardo il settore sanitario: “La Regione Calabria si occupi di fornire gratuitamente i tamponi a tutte quelle persone che accedono ai presidi sanitari ed ospedaliere per fruire dei servizi si diagnostica. Un atto di civiltà e attenzione a quanti hanno necessità di sottoporsi ad esami per esercitare il sacrosanto diritto alla cura, e quindi, alla salute che nel nostro territorio viene mortificato da un sistema sanitario allo sfascio”.

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La senatrice, che lo scorso ottobre è stata sospesa per 10 giorni per essersi rifiutata di esibire il green pass all’ingresso di Palazzo Madama, ha presentato Emilia Romagna e Lombardia come modelli virtuosi di sanità pubblica. In realtà, già dal 30 settembre la Regione Lombardia ha posto un freno ai tamponi offerti gratuitamente (erano riservati ai bambini al di sotto dei 12 anni, per i quali le famiglie potevano prenotare un tampone ogni 15 giorni). Adeguandosi al decreto legge 127, infatti, la Lombardia ha stabilito che i tamponi saranno gratuiti solo per le persone che presentano sintomi sospetti o che sono risultate contatto stretto di un positivo. Un’ulteriore misura varata dalla Regione (e che andrebbe implementata anche nelle restanti) è, invece, l’introduzione dei prezzi calmierati per i tamponi. Finalmente, i vertici lombardi hanno deciso di porre un tetto massimo al prezzo dei tamponi, che avevano raggiunto livelli da usura. Con la nuova normativa, invece, i tamponi antigenici rapidi non potranno oltrepassare i 15 euro per gli adulti e gli 8 euro per i ragazzi dai 12 ai 18 anni.

Si adegua alle disposizioni nazionali anche l’Emilia Romagna, dove dal 1° settembre i test rapidi sono gratuiti per i minori di 12 anni e per gli esenti dalla vaccinazione Covid. Restano a pagamento per i non vaccinati.

Continua la senatrice: “La nostra regione, per una volta, si ponga all’avanguardia e si preoccupi di fornire i tamponi gratis, cosa che al momento non viene riconosciuta nemmeno a chi ha diritto all’esenzione totale del ticket. Un fatto gravissimo di cui chiediamo al presidente Occhiuto di farsi carico. Se ci sono persone che hanno diritto all’esenzione del pagamento del ticket è perché è stato riconosciuto loro un diritto: queste persone non hanno un reddito, quindi, come possono pagarsi i tamponi per accedere alla diagnostica? Quindi, chi non ha reddito deve necessariamente aver effettuato il vaccino per aver il green pass e accedere ai presidi sanitari? Si rifletta sul fatto che parliamo di persone con patologie anche gravi rispetto alle quali non si conoscono correlazioni con l’inoculazione: non esistono studi scientifici che possano escludere conseguenze anche in merito all’utilizzo di determinati farmaci e del vaccino, nonostante siano stati autorizzati. Quindi, parliamo di ammalati che non possono vaccinarsi in sicurezza. Chi è affetto da patologie e si vaccina si espone ad un rischio di cui si assume la responsabilità. Queste persone non solo sono indigenti, non solo vivono in una regione in cui la sanità è commissariata da 11 anni, e dove non sono rispettati i LEA che sono a 125 e dovrebbero essere minimi a 160, anche si devono fare carico del costo del tampone o si devono vaccinare per forza esponendosi a rischio e creando ulteriori disagi alla famiglia. E’ una vergogna – conclude la senatrice Granato -. Il presidente Occhiuto che dice di voler essere nominato commissario ad acta per la sanità e, giustamente, non considera prioritario indicare i nomi della Giunta, dia un segnale forte di reale cambiamento e si preoccupi di questo: tamponi gratis a chi accede alla diagnostica”.

Maria Antonietta Reale | redazione@telemia.it

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