Mar. Lug 16th, 2024

Il SUL ha più volte ribadito in tutte le amministrazioni pubbliche in cui è presente che, nel conferimento di Alte Professionalità e Posizioni Organizzative, bisogna evitare le esagerazioni numeriche e le scelte clientelari e destinare questa attribuzione contrattuale esclusivamente ai più utili e meritevoli, anche per non intaccare il monte economico contrattuale destinato alla generalità dei dipendenti.

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Dobbiamo rilevare che dopo le responsabilità di Alta professionalità al Consiglio regionale della Calabria sono stati attribuiti 22 incarichi di Posizione organizzativa ad altrettanti funzionari a conclusione di una cosiddetta “selezione interna”, che ha suscitato malumori tra il personale dipendente ed accresciuto il clima di tensione e malcontento all’interno dell’Amministrazione.

 

Infatti, è possibile affermare che l’Ente ha perso un’altra occasione per premiare il merito ed applicare il fondamentale principio di trasparenza, concetti spesso messi in rilievo nei discorsi pubblici e dinanzi agli organi di stampa, ma poi scarsamente o malamente attuati.

 

Il comportamento dell’Amministrazione nello svolgimento della procedura relativa all’attribuzione dei suddetti incarichi appare a dir poco contraddittorio: prima approva una griglia di criteri (per quanto discutibile) con relativa assegnazione di punteggi; dall’altro specifica che i medesimi punteggi non danno luogo ad alcuna graduatoria tra gli idonei, privando gli stessi di valore e stabilendo senza alcuna remora che il conferimento avviene con determinazione “insindacabile” del Dirigente.

 

Andando a spulciare fra i singoli provvedimenti di conferimento degli incarichi, ci si accorge che gli stessi mancano di adeguata motivazione, difettando l’individuazione degli elementi precipui che hanno determinato la scelta dell’Amministrazione, che in tal modo finisce con l’essere più che discrezionale.

 

Così facendo, anziché far emergere il merito, l’Amministrazione presta il fianco a critiche e legittimi sospetti, minando ancor di più il prestigio e la credibilità dell’Istituzione agli occhi dell’opinione pubblica.

 

Pertanto, la segreteria regionale del SUL chiede di ridiscutere i provvedimenti assunti, sollecita i consiglieri a vigilare meglio sulla burocrazia e ad intervenire al fine di far cessare una volta per tutte queste prassi ataviche che deprimono e demotivano il personale che vorrebbe prestare la propria collaborazione fattiva in serenità e senza l’ombra delle clientele imperanti.

 

Reggio Calabria 20 febbraio 2017

                                                                                 

                                                                                  Il Segretario Generale SUL CALABRIA

       ALDO LIBRI

                                                    

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