Mer. Lug 17th, 2024

 

 

Buona la prima per “One Hundred” di Bruno Panuzzo. L’opera filmica sul bullismo, realizzata dall’artista di Bovalino in cooperazione con gli studenti dei Licei “G. Mazzini” di Locri (RC), ha conquistato il pubblico presente nella mattinata di ieri presso il cinema “Vittoria”. Arrivo in grande stile per gli attori, a bordo di un pullman, che fermandosi innanzi all’ingresso del cinema, ha “consegnato” gli interpreti ad un pubblico entusiasta e li ha fatti letteralmente “entrare” nel film.  La proiezione di “One Hundrd” focalizza, sin da subito, l’attenzione dei presenti: la storia di Raul, il ragazzo vittima dei bulli, il cambiamento dei rapporti umani, l’evoluzione o l’involuzione del modo della scuola ed il “malessere del vivere” sono gli elementi, che tra gli altri, spiccano e coinvolgono sino al midollo anche il più insensibile degli spettatori. “One Hundred” spiazza lo spettatore per diversi fattori: la realizzazione dello stesso, resasi possibile attraverso l’impiego degli smartphone, evidenzia che il mondo del cinema e della comunicazione è cambiato. Sono gli stessi ragazzi a filmare e ad essere filmati; costruendo con entusiasmo le scene. L’opera che non ha la pretesa di porsi in maniera diversa dal “semplice” documento dei tempi, coinvolge invece attraverso una trama complessa e ben costruita. Teatro della vicenda non è solamente la Locride, ma il modus operandi globale degli ultimi trent’anni. Con grande senso critico la narrazione spara a zero su ciò che non va. L’analisi non riguarda semplicemente la delinquenza, ma coinvolge le istituzioni che non funzionano, il sistema d’istruzione poco ortodosso, l’indifferenza general dei cittadini ed il qualunquismo. Il messaggio lanciato da “One Hundred” giunge chiaro e nitido, senza filtri e distorsioni di sorta, al cuore della spettatore invitando lo stesso alla riflessione. La commovente storia di Raul giunge al termine: tra gli applausi generali e l’entusiasmo degli interpreti (definiti da Panuzzo “eroi del quotidiano) rimane viva la necessità del cambiamento nell’animo di chi ha assistito alla proiezione di quelle immagini. Gli spettatori tributano a questi meravigliosi ragazzi un grande applauso, si alzano addirittura in piedi per omaggiare chi, con pochi mezzi e tanto entusiasmo, ha lanciato un messaggio educativo e socialmente valevole. Ci si allontana dalla sala con il cuore gonfio di speranza, ma con l’amara consapevolezza che il bullismo, l’amara realtà raccontata da “One Hundred”, è purtroppo tangibile non solo sul nostro territorio locale e nazionale, ma ora più che mai è divenuto un’emergenza a carattere globale. Grazie all’affittato cast dei ragazzi di “One Hundrd” si leva dalla Locride una speranza, l’ennesimo elemento di valore che s’innalza da una terra colma di grandi valori umani e sociali: una terra spesso discriminata, ingiustamente, da progetti filmici che non le rendono giustizia. La proiezione di “One Hundred” sancisce la nascita, per volontà dei 150 giovani coinvolti nel progetto, di un forte sentimento di speranza. A coronare il tutto la nascita, quella vera, della piccola Giulia Panuzzo (figlia di Bruno e della moglie Martina Zito) che, poche ore prima della proiezione, viene alla luce preso l’ospedale di Locri. Ai genitori giunga il più sincero augurio da parte di tutti noi: sia per la piccola che per il prosequio del progetto, il quale, coinvolgerà nel proprio percorso, le maggiori città italiane e diverse città europee. Buon viaggio “One Hundred”.

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