Lun. Ago 5th, 2024

La triste testimonianza della dott.ssa Fabiola Scaramuzzino, giovane medico geracese, sulla sanità della locride.
Dal suo profilo fb:

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“OSPEDALE DI LOCRI: le iene VS realtà

Una delle tante cose che ho imparato durante questa breve ma intensa prima esperienza lavorativa in guardia medica, nella locride, è che ogni qual volta dico a qualcuno che è necessario che vada in ospedale la risposta che devo aspettarmi è, più o meno, sempre la stessa: “no dottoressa, in ospedale no!”

I primi tempi la prendevo un po’ come incoscienza, pensavo: va bene tutto ma se ci tieni alla tua salute e un medico (che per quanto giovane e probabilmente inesperto qualcosa più di te l’avrà studiata) ti sta dicendo che hai bisogno di fare degli accertamenti importanti, magari si sbaglia ma tu, nel dubbio, falli, che non si sa mai: magari aveva ragione.

Ora ho capito che non è incoscienza. E non è nemmeno quella fastidiosissima sfiducia gratuita nei confronti del sistema in generale e del sistema sanitario in particolare, che fa nascere correnti di pensiero quali “no-vax” ecc ecc ecc.
Non si tratta di niente di tutto questo. Il motivo che spinge la gente a rifiutare le cure sanitarie, in questo posto, è pura, semplice e umanissima PAURA.

E la cosa più demoralizzante è che anche tu, dopo aver insistentemente provato a convincerli che è proprio necessario che ci vadano, che tu non puoi fare niente per aiutarli in quel momento se non qualcosa di assolutamente palliativo che probabilmente non sarà sufficiente, alla fine, ascoltando i loro racconti, le loro esperienze e la loro delusione, ti arrendi. Capisci che in fondo forse hanno ragione, forse è quasi più dignitoso rischiare e aspettare il giorno dopo per andare da un medico di cui hanno fiducia o farsi ricoverare nel secondo ospedale più vicino, che è a SOLI 100km di distanza.”

Nova agorà giovani geracesi per gerace

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