Mer. Lug 17th, 2024

In seguito al comunicato stampa diramato lo scorso 04 dicembre da parte della Commissione Straordinaria dell’ASP 5 di Reggio Calabria, lo Studio Radiologico Srl ritiene doveroso fare alcune precisazioni.

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E’, anzitutto necessario chiarire come quella inerente la stipula di una polizza fideiussoria, sia stata una richiesta specifica da parte dell’ASP, formulata, solo oralmente, nel corso degli incontri formali ed informali avvenuti tra le parti e tra i legali incaricati, e sia stata sempre prospettata come “condizione imprescindibile” per lo sblocco dei pagamenti per le prestazioni rese nell’anno in corso.

Lo Studio Radiologico, pur non avendo mai condiviso la fondatezza di quanto richiesto dall’ASP, per via delle enormi difficoltà finanziarie che il blocco dei pagamenti anzidetto ha determinato, si è dichiarato disponibile a ricercare sul mercato la garanzia richiesta, senza però riuscirvi, dato che, questo tipo di garanzia, oltre ad essere molto costosa, si è rivelata giuridicamente impraticabile, non rientrando, nel caso di specie, negli schemi contrattuali tipici delle banche e delle assicurazioni.

Giova ribadire che l’ASP non ha mai emanato un provvedimento amministrativo formale con il quale è stata richiesta la citata garanzia e, allo stato, risulta ignota la normativa, eventuale, che sorreggerebbe detta richiesta.

In buona sostanza l’ASP chiede che venga offerta una garanzia su somme che sono state già oggetto di una misura cautelare reale, interamente eseguita, ossia il sequestro, il cui fine rappresenta già, in sé, una garanzia per l’ASP, qualora la vicenda penale in corso dovesse concludersi con sentenza di condanna.

In altri termini, l’ASP pretenderebbe che la nostra società offrisse una doppia garanzia, anzi, una tripla, visto che, oltre alla polizza fideiussoria, era stato richiesto anche un accantonamento periodico delle spettanze maturate. Il tutto, sempre senza aver mai adottato un provvedimento scritto.

In estrema sintesi, dunque: 

lo Studio Radiologico si è visto sospendere, di fatto, i pagamenti per le prestazioni rese nel c.a. senza l’adozione di alcun formale provvedimento. L’ASP ha cioè eseguito un sequestro parallelo a quello della Procura, senza alcuna formale delibera o altro atto, e senza una qualche contestazione allo Studio Radiologico.
I crediti accumulati nei confronti di ASP si riferiscono alle prestazioni rese nel corso del corrente anno, in base ad un contratto perfettamente in vigore e mai messo in discussione dall’ASP;
L’ASP ha sospeso quindi i pagamenti delle fatture 2019, senza mai comunicare nulla allo Studio Radiologico, o senza richiedere di sospendere le prestazioni, la cui erogazione è pertanto correttamente continuata, in ossequio al contratto in essere. 
Riceviamo, con favore la notizia dello sblocco del pagamento della fattura del mese di marzo 2019, sblocco al quale, per logica conseguenza, dovrà seguire l’ulteriore pagamento delle fatture successive in linea con quanto fatto per le altre strutture private accreditate della provincia di Reggio Calabria le quali, ad oggi, hanno ricevuto il saldo della mensilità per le prestazioni rese nel mese di giugno.

Pertanto, confidiamo, in una rapida soluzione della incresciosa vicenda venutasi a creare richiamando la disponibilità con la quale i vertici ASP hanno concluso il loro comunicato, stante l’imminente pericolo che l’azienda, i suoi dipendenti e l’intera collettività stanno correndo.

In caso contrario, di fronte alla situazione inspiegabilmente venutasi a creare, lo Studio Radiologico ha il dovere di reagire dinanzi all’Autorità Giudiziaria che riterrà più opportuna per la tutela dei propri diritti, con inevitabili conseguenze in termini di danno erariale per la pubblica amministrazione.

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