Tragedia immane: l’uomo stava lavorando a un vivaio ittico in mare
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Tragedia nel mare di fronte a Follonica, nella mattina di giovedì 26 agosto. Un sub di 39 anni è morto straziato da un’elica. L’uomo stava lavorando alle vasche, che si trovano in mare, di un vivaio ittico. Manovre che compieva di frequente. Si tratta dunque di un incidente sul lavoro.
Incerta al momento la dinamica, quello che si sa è che l’uomo è stato colpito dalle pale di un’elica di imbarcazione.
Inutile ogni tentativo di rianimazione, nonostante i colleghi abbiano immediatamente dato l’allarme. L’uomo lavorava per una ditta con sede nel Lazio ma che aveva una succursale appunto anche nel golfo di Follonica. Il sub era partito come di consueto da Piombino.
E proprio da Piombino dopo l’allarme è partita la Capitaneria di Porto, che è arrivata sul luogo della tragedia. L’uomo è stato velocemente trasferito via mare nello scalo piombinese ma era già morto. Il 118 non ha potuto far altro che constatare il decesso. A Piombino era intanto arrivato anche l’elicottero Pegaso per l’eventuale trasporto d’urgenza in ospedale, trasporto che purtroppo non è servito.
Tragedia nel mare di fronte a Follonica, nella mattina di giovedì 26 agosto. Un sub di 39 anni è morto straziato da un’elica. L’uomo stava lavorando alle vasche, che si trovano in mare, di un vivaio ittico. Manovre che compieva di frequente. Si tratta dunque di un incidente sul lavoro.
Incerta al momento la dinamica, quello che si sa è che l’uomo è stato colpito dalle pale di un’elica di imbarcazione.
Inutile ogni tentativo di rianimazione, nonostante i colleghi abbiano immediatamente dato l’allarme. L’uomo lavorava per una ditta con sede nel Lazio ma che aveva una succursale appunto anche nel golfo di Follonica. Il sub era partito come di consueto da Piombino.
E proprio da Piombino dopo l’allarme è partita la Capitaneria di Porto, che è arrivata sul luogo della tragedia. L’uomo è stato velocemente trasferito via mare nello scalo piombinese ma era già morto. Il 118 non ha potuto far altro che constatare il decesso. A Piombino era intanto arrivato anche l’elicottero Pegaso per l’eventuale trasporto d’urgenza in ospedale, trasporto che purtroppo non è servito.