Mar. Set 3rd, 2024


Le polemiche sulla gestione della tragica strage di Cutro, in cui persero la vita circa 100 migranti nel naufragio dello scorso febbraio, tornano al centro del dibattito pubblico. Nicola Fratoianni, leader di Alleanza Verdi Sinistra, ha rilasciato una dichiarazione durissima, alla luce delle indagini condotte dai carabinieri di Crotone, che gettano nuove ombre sulle responsabilità dei vari corpi dello Stato.Le accuse di Fratoianni:
Fratoianni ha affermato che già dal primo momento si sapeva che quelle vite potevano essere salvate, ma ora, grazie alle indagini, ci sono prove concrete e testimonianze che confermano questa tragica realtà. Il politico ha denunciato con forza il “gioco dello scaricabarile” tra i soggetti coinvolti, un atteggiamento che, secondo lui, mostra la vera faccia di una classe dirigente che, a suo dire, non solo è egoista e incapace, ma anche disposta a intrattenere rapporti con figure criminali internazionali pur di proteggere i propri interessi.Il riferimento alla Libia e ai trafficanti di esseri umani:
Nelle sue dichiarazioni, Fratoianni ha puntato il dito contro il governo, accusandolo di legami con la “feccia libica”, menzionando in particolare il trafficante Bija, recentemente assassinato a Tripoli. Bija è stato a lungo indicato come una figura centrale nei traffici di migranti e, secondo Fratoianni, rappresenta l’esempio di un sistema corrotto con cui il governo italiano intratterrebbe rapporti, contribuendo così alla perpetuazione delle tragedie legate ai flussi migratori.Critiche alla gestione della politica migratoria:
Nel suo intervento, Fratoianni non ha risparmiato critiche alla politica migratoria del governo attuale, descrivendo una destra “feroce con i più deboli”, che concentra le sue energie nel contrasto alle organizzazioni non governative come Mediterranea, attive nel salvataggio di migranti in mare. In queste ore, Mediterranea è sotto attacco per la sua missione umanitaria, e Fratoianni ha sottolineato l’ipocrisia di un governo che, secondo lui, non esita a ostacolare chi si occupa di salvare vite umane.
Le nuove rivelazioni sulla strage di Cutro stanno gettando benzina sul fuoco di un dibattito già acceso. Le accuse mosse da Fratoianni pongono sotto una nuova luce la gestione delle emergenze in mare e il ruolo che lo Stato italiano ha giocato in quella tragica vicenda. Con le indagini ancora in corso, resta da vedere se e come queste accuse influenzeranno il panorama politico e l’approccio del governo sulla questione migratoria.

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