La pericolosità delle intersezioni a raso nell’Area Grecanica richiede rotatorie per una maggiore sicurezza stradale
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Non a caso, la Strada Statale 106 è conosciuta come la “strada della morte”. Questa arteria che attraversa la Calabria lungo la costa ionica è una delle più pericolose d’Italia, e la sua pericolosità è particolarmente evidente nell’Area Grecanica della provincia di Reggio Calabria. Con i suoi bivi e le intersezioni a raso, la 106 rappresenta una vera trappola per gli automobilisti, in una struttura datata che non soddisfa più le moderne esigenze di sicurezza. La mancanza di rotatorie ha trasformato molti incroci in punti neri, aumentando il rischio di incidenti.
Ogni anno, il numero degli incidenti lungo la SS106 cresce drammaticamente, con decine di vittime nel solo 2024. Le cause sono molteplici: velocità eccessiva, sorpassi azzardati e intersezioni mal progettate. Gli utenti della strada si trovano a dover affrontare bivi mal segnalati e privi di visibilità, in un contesto di crescente ansia e insicurezza.
Le rotatorie, ampiamente adottate in Italia, rappresenterebbero una svolta significativa per la Statale 106, specialmente nell’Area Grecanica. Queste infrastrutture non solo riducono la velocità dei veicoli, ma abbassano anche il tasso di incidenti fino al 76%. Infatti, le rotatorie diminuiscono i punti di conflitto, trasformando la gestione del traffico e riducendo le probabilità di collisioni devastanti.
Un esempio positivo è stato registrato a Melito Porto Salvo, dove l’installazione di una rotatoria ha notevolmente migliorato la sicurezza all’ingresso della galleria Calvario, riducendo drasticamente gli incidenti. Tuttavia, lungo il tratto tra Melito di Porto Salvo e Bova Marina, molte intersezioni rimangono pericolose. Incidente dopo incidente, come quello mortale del 30 luglio scorso, la necessità di intervenire diventa sempre più pressante.
La sostituzione delle attuali intersezioni con rotatorie è fondamentale per salvare vite e migliorare la fluidità del traffico, contribuendo così allo sviluppo socio-economico dell’Area Grecanica. Un’infrastruttura più sicura potrebbe anche favorire il turismo e migliorare la qualità della vita dei cittadini.
Gli abitanti e i comitati locali si sono mobilitati per richiedere interventi urgenti, lanciando appelli per fermare quella che viene descritta come una “strage di Stato”. Le manifestazioni e le campagne di sensibilizzazione hanno evidenziato la necessità di risposte concrete da parte delle autorità.
La trasformazione della SS106 in un’infrastruttura sicura e moderna deve diventare una priorità per il Governo e per la Regione Calabria. Sostituire i bivi pericolosi con rotatorie è una soluzione semplice ma efficace, che può fare la differenza. Non c’è più tempo da perdere: le vite spezzate lungo la SS106 richiedono azioni immediate e decisive.