Ugo Franco – Sindaco e opposizione di nuovo ai ferri corti per il concorso a titoli ed esami, per l’assunzione di un istruttore tecnico-geometra, indetto dall’Amministrazione comunale. Ultima settimana in cui l’attenzione sul concorso si è spostata tra Procura della Repubblica e studi legali.
Continua dopo la pubblicità...
Il sindaco, alle accuse ricevute, aveva risposto “nessuna evidente anomalia nella procedura selettiva” né – tantomeno – alcuna “violazione del regolamento” municipale per la nomina della commissione esaminatrice e incalzando, <<Meglio di noi, valuterà il Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Locri al quale ho anche dato la mia personale disponibilità, quella di tutti gli amministratori e quella dei dipendenti comunali per ogni utile chiarimento che riterrà opportuno. In quella sede, ho anticipato al Procuratore di avere dato mandato allo studio legale “Gervasi” per tutelare, nelle opportune sedi, l’immagine del comune di Stilo e di chi lo rappresenta. Ai consiglieri di minoranza, Leotta e Marrapodi, è stata notificata una esaustiva nota di riscontro alle loro osservazioni, così come, dal segretario comunale, la stessa è stata inviata al prefetto di Reggio Calabria>>.
La minoranza, dopo aver sottolineato nel comunicato stampa della settimana scorsa che «Le dimissioni dell’ingegnere Sodaro, tecnico comunale, da segretario della commissione esaminatrice del concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di un geometra nel Comune di Stilo, confermano la buona fede e il diligente operato dei consiglieri comunali Leotta e Marrapodi», ora, scrive, «Il Sindaco non può approfittare della sua funzione per minacciare i consiglieri comunali nell’esercizio delle loro funzioni. Abbiamo verificato, infatti, che non esistono atti dell’Amministrazione con i quali sia stato dato mandato di patrocinio legale allo studio legale “Gervasi” per tutelare, nelle opportune sedi, l’immagine del comune di Stilo e di chi lo rappresenta, posto che non abbiamo commesso alcuna irregolarità ma semplicemente esercitato il nostro dovere/diritto di controllo dell’operato del municipio. Ricordiamo che si tratta di una procedura pubblica che richiede il massimo rigore e l’adesione perfetta alle leggi. Se il sindaco pensa di imbavagliarci con la minaccia di azioni legali, noi non glielo permetteremo. In ogni caso – concludono i due consiglieri – andremo avanti sino in fondo contestando noi l’eventuale dispendio di risorse pubbliche per una vicenda rispetto alla quale il sindaco non deve fare esercizio di intimorimento ma, solo dimostrare pubblicamente la correttezza dell’operato della sua Amministrazione».
