Mar. Lug 16th, 2024

Salvare la stagione estiva 2024 in attesa di una definizione del quadro normativo nazionale

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Il gruppo della Lega in Consiglio regionale ha presentato una proposta di legge mirata a prorogare l’efficacia delle concessioni demaniali marittime fino al 31 dicembre 2024. Questa proposta, sottoscritta dai consiglieri Molinaro, Gelardi, Mancuso, Mattiani e Raso, intende revisionare la legge regionale 17 del 2005, che ha delegato ai Comuni la gestione del demanio marittimo. Tale iniziativa si colloca nel contesto del dibattito sull’attuazione della direttiva UE “Bolkestein” e delle recenti decisioni del Consiglio di Stato, che hanno confermato la scadenza delle concessioni demaniali per le spiagge al 31 dicembre dell’anno scorso, richiedendo ai Comuni di predisporre apposite gare.

La relazione della legge regionale

Nella relazione illustrativa, il gruppo della Lega richiama una norma regionale del 2017, che stabilisce che, in attesa di una disciplina organica della materia, i Comuni devono rilasciare le nuove concessioni demaniali marittime rispettando i principi di evidenza pubblica, parità di trattamento, non discriminazione, pubblicità, libertà di stabilimento e prestazione dei servizi, secondo le direttive comunitarie. La proposta di legge regionale intende modificare tale norma per assicurare l’utilizzo del demanio marittimo in Calabria per la stagione estiva 2024, in attesa della definizione del quadro giuridico nazionale, basandosi sull’interlocuzione in corso tra il Governo nazionale e le autorità europee nell’ambito dell’attuazione dell’articolo 12 della direttiva relativa ai servizi nel mercato interno (“direttiva Bolkestein”).

Il gruppo regionale della Lega sottolinea che, non essendo ancora definito il sistema di “declinazione dei criteri di determinazione della scarsità della risorsa”, è indispensabile prevedere la prosecuzione dell’efficacia delle concessioni in essere fino al 31 dicembre 2024. Si prevede che entro tale termine sarà definito il quadro normativo nazionale, in piena coerenza con quello unionale. Per evitare confusioni amministrative e soluzioni estemporanee da parte dei Comuni, la prosecuzione delle concessioni esistenti è ritenuta l’unica soluzione ragionevole. Con l’approvazione di questa proposta di legge, il quadro normativo regionale assumerebbe una fisionomia chiara e univoca.

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