Mar. Lug 16th, 2024

Forse il traffico di droga e il ruolo della ‘ndrangheta in Lombardia sullo sfondo della sparatoria  avvenuta sabato davanti al locale Piper a Limito di Pioltello. È questa una dell’ipotesi battuta dai carabinieri di Cassano d’Adda all’indomani del fatto.

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Per gli investigatori all’interno del locale ci sarebbe stata una lite poi degenerata all’esterno. Due i feriti dopo la sparatoria: un 40enne colpito all’addome, che ora versa in gravi condizioni nell’ospedale San Raffaele, e un 45enne.

Quest’ultimo dopo circa 30 minuti dall’episodio, si è presentato al pronto soccorso di Cernusco sul Naviglio con una lieve ferita da colpo di pistola. Si tratta di Damiano Maiolo, fratello di Cosimo, 55enne ritenuto il “capo società” di Pioltello, originario di Caulonia e cugino di Alessandro Manno, altro boss ritenuto ai vertici del “locale” lombardo.

Il ferito grave, come sostiene il quotidiano Repubblica di Milano, avrebbe legami di parentela con l’uomo che il 9 giugno 2007 fu gambizzato da un commando di cui avrebbe fatto parte anche Cosimo Maiolo. Nella condanna a undici anni e quattro mesi nell’inchiesta “Infinito”, al boss calabrese venne anche contestata la detenzione dell’arma che quel giorno fece fuoco.

L’inchiesta, coordinata dal capo della Direzione distrettuale antimafia, dovrà fare luce sulla vicenda e fare emergere se dietro la sparatoria vi siano solo vecchie ruggini o disaccordi sulla gestione di nuovi affari.

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