È clinicamente morto il diciottenne Thomas Bricca, rimasto vittima di un agguato a colpi di pistola nel centro storico di Alatri, in provincia di Frosinone. Il giovane è stato intubato e trasferito d’urgenza in elicottero al San Camillo di Roma dove la sua attività cerebrale risulta assente. Per poter dichiarare la morte cerebrale – scrive l’Agi – è necessario aspettare le canoniche 48 ore. In questo caso i familiari del giovane potrebbero anche decidere per la donazione degli organi.
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Le ipotesi
Nel frattempo le indagini di carabinieri del comando provinciale di Frosinone seguono la pista dell’agguato a scopo di vendetta e non si esclude che il diciottenne possa essere rimasto coinvolto in qualche faida tra giovanissimi. Secondo fonti investigative, si sarebbe trattato di un agguato in piena regola: due persone in sella ad un motorino, con il volto coperto da un casco integrale, hanno fatto fuoco verso Bricca. Alcuni testimoni, ascoltati subito dopo i fatti, avrebbero riferito di una rissa tra due gruppi culminata con l’agguato. L’ipotesi investigativa sulla possibile dinamica è quella di un regolamento di conti. Lo sparo lo ha colpito alla fronte e ha trapassato il cranio, introvabile il proiettile: i vigili del fuoco stavano illuminando la zona per cercare di farlo trovare. La notizia della sua improvvisa e prematura scomparsa si è diffusa rapidamente e la comunità si è stretta intorno alla famiglia. Tanti i messaggi d’addio già comparsi sui social da parte di parenti e amici.
Amico di tutti e tifoso della Roma
La faccia pulita, mai un problema con la giustizia – scrive Il Messaggero -, amico di tutti e con il sorriso stampato sulle labbra. Anche nei momenti più difficili. Thomas Bricca è descritto così da chi lo conosce. Studente dell’ultimo anno all’istituto di istruzione superiore “Sandro Pertini”, uno dei più innovativi in provincia, e sempre pronto a dimostrare le proprie capacità sia nello studio sia nella disponibilità verso i compagni di classe. Thomas, figlio di un meccanico molto noto in città, appartiene a una famiglia normale. Per lui la scuola seguita con dedizione e buoni risultati, la passione per il calcio (tifoso della Roma), quella per i motori “respirata” in casa e poi la passeggiata con un gruppo di coetanei e ragazzi più giovani, praticamente ogni sera.
(Fonte foto: Il Messaggero)