Mer. Lug 17th, 2024

L’aggressore è accusato di tentato omicidio, porto abusivo di arma, porto e detenzione di arma clandestina e ricettazione

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Spara contro l’ex della figlia e la Squadra mobile lo arresta. Si tratta di Giuseppe Stasi, ritenuto l’autore del ferimento a colpi di pistola di Roberto Sarlo, di 34 anni, avvenuto nella serata di ieri nel quartiere Santa Maria, alla periferia del capoluogo.

Spara contro l’ex della figlia e la Squadra mobile lo arresta. Si tratta di Giuseppe Stasi, ritenuto l’autore del ferimento a colpi di pistola di Roberto Sarlo, di 34 anni, avvenuto nella serata di ieri nel quartiere Santa Maria, alla periferia del capoluogo.

Il trentaquattrenne, raggiunto dal colpo sparato dall’arma tra il collo e la mandibola, è stato ricoverato nell’ospedale civile “Pugliese” in prognosi riservata.

A trovare Sarlo a terra in una via del quartiere, riverso in una pozza di sangue, è stato un passante, che ha telefonato al 113.
Si rafforza adesso la tesi secondo cui il movente dell’episodio, che avrebbe potuto avere conseguenze molto più gravi, sia da collegare a contrasti di natura familiare.

La nota della Polizia “Alle ore 18:40 circa di ieri – si legge nella ricostruzione fornita dalla Polizia alla stampa nella giornata di oggi –  una persona segnalava telefonicamente al113 di aver rinvenuto, in Via Giuseppe Rito del quartiere Santa Maria, un individuo a terra, ferito da colpi d’arma da fuoco.
La Centrale Operativa della Questura inviava immediatamente sul posto due Volanti dell’U.P.G.S.P., che, all’arrivo, riscontravano che, proprio davanti ad un cancello di colore verde, che consente l’accesso ad una proprietà che si trova in un agro lì presente, c’era di un uomo a terra, copiosamente sanguinante, in prossimità di un’autovettura, chiaramente raggiunto al volto da colpi d’arma da fuoco.

“Gli Agenti delle Volanti riuscivano ad acquisire dalla vittima, – si legge più avanti – poco prima che questa venisse soccorsa da personale del 118 e trasportata all’Ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro, determinanti indicazioni sull’autore del delitto, individuato nell’ex suocero, e sul movente, la fine della relazione con la figlia dell’uomo.
L’uomo ferito, un 34enne di Soverato, era riverso a terra accanto alla sua autovettura ancora con il motore acceso e lo sportello lato conducente aperto, ferma in prossimità del cancello verde che consente l’accesso all’abitazione dei genitori della sua ex convivente, ove la vittima si stava recando per prelevare i due figli minori.

I poliziotti dell’U.P.G.S.P., a cui nel frattempo si aggiungevano quelli della Squadra Mobile, si recavano all’interno dell’abitazione in cui individuava il padre della ex convivente con vecchi precedenti di polizia, il quale si trovava all’interno assieme alla moglie ed ai due nipotini e, in maniera plateale ma inverosimile, asseriva di non sapere cosa fosse successo davanti alla sua abitazione.

Gli Agenti perlustravano l’abitazione e i terreni attigui di pertinenza dell’abitazione del 69enne. L’attività si concludeva poco dopo con il rinvenimento, in mezzo alla vegetazione, di un borsello nel quale, erano occultatati una pistola semiautomatica P-38 calibro 9 parabellum, con matricola abrasa, con, inserito all’interno, un caricatore con 4 cartucce dello stesso calibro, ed un secondo caricatore con 6 cartucce, oltre a una bustina con nr. 9 cartucce e a un’unica cartuccia, esterna alla busta, tutte del medesimo calibro e a un paio di guanti in lattice.

Contemporaneamente, in prossimità dell’autovettura della vittima, veniva rinvenuto un bossolo calibro 9×19 luger, a circa 20 metri di distanza dal bossolo, c’era un’ogiva, verosimilmente correlata allo stesso bossolo.

Tutti gli accertamenti, condotti con il coordinamento del magistrato di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, hanno confermato l’esistenza di un conflittuale e violento rapporto personale insistente tra i due ex conviventi, conflittualità che era giunta in Tribunale che proprio nella giornata di ieri si era pronunciato in senso sfavorevole alla donna.
Emergeva altresì il forte rancore covato dall’uomo  nei confronti dell’ex convivente della figlia.

La vittima, raggiunta al collo da un unico colpo di pistola, è tutt’ora ricoverata in gravi condizioni con riserva di prognosi presso l’Ospedale Pugliese.
Al termine degli accertamenti, in base a tutte le risultanze acquisite e alla convergenza di indizi raccolti a suo carico, G.S. veniva dichiarato in stato di arresto in quasi flagranza per i reati di tentato omicidio, porto abusivo di arma, porto e detenzione di arma clandestina e ricettazione e conseguentemente trasferito alla locale Casa Circondariale”.

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