Da alcuni giorni leggo tanti commenti avente per oggetto le luminarie che dovrebbero abbellire alcune zone della città in occasione del Natale.
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Mi sembra a questo punto doveroso fare alcune precisazioni.
Non è certo una novità che le casse comunali siano vuote, anzi piuttosto che vuote possiamo dire siano piene di debiti per diversi milioni di euro a causa di mancati pagamenti ed impegni di spesa non sostenibili accumulatosi gravemente almeno negli ultimi 20 anni.
Sto cercando assieme ai colleghi amministratori di limitare tutte le spese superflue e garantire i servizi essenziali operando esclusivamente con fondi regionali o comunitari (vedi lungomare, villa comunale, adeguamento sismico scuole, efficientamento energetico, illuminazione Soverato antica, ecc..).
Alcune settimane addietro assieme al vice sindaco Pietro Matacera abbiamo ragionato circa l’installazione delle luminarie.
Il vice sindaco evidenziava il gran lavoro svolto da alcuni mesi per mettere in piedi il bellissimo progetto dei mercatini in piazza Maria Ausiliatrice che assieme al villaggio di Babbo Natale (organizzato anche quest’anno dall’impegno del consigliere Amoruso e dall’attivissima associazione ASoverato) stanno trasformando in un luogo magico per bambini e famiglie una zona centrale della città da alcuni anni trascurata e caduta nel grigiore.
Siamo concordi sul fatto che il comune non può sostenere costi eccessivi visto che ogni euro risparmiato viene destinato a pagare debiti o sostenere iniziative rivolte alle Politiche Sociali (a giorni infatti l’assessore Sara Fazzari informerà tutte le famiglie che vivono momenti di difficoltà economica di un’iniziativa a loro favore).
Siamo comunque giunti alla conclusione che la città senza luminarie ci consegnerebbe un Natale privo di quell’atmosfera magica che soprattutto i più piccoli aspettano di vivere.
Così ci siamo messi al telefono ed abbiamo richiesto diversi preventivi per poter ottenere quello più conveniente nella speranza che i commercianti facessero al contempo una raccolta fondi.
Abbiamo così ottenuto un preventivo di circa 12.500 € che garantirà a Soverato (sia Soverato marina che superiore) di avere le sue luminarie. Giusto per la cronaca negli anni passati sono stati spesi fiumi di denaro in tal senso. Allego delibera di giunta del 2010 ed elenco di debiti fuori bilancio (la spesa a carico del comune solo per l’anno 2010 per le luminarie è stata di oltre 30.000 €). Credo che un comune prima di spendere più di 30.000 € all’anno per le luminarie dovrebbe garantire altri servizi soprattutto in aiuto delle fasce più deboli.
Alla fine anche quest’anno come lo scorso anno Soverato avrà le sue luminarie grazie ad un intervento congiunto tra l’amministrazione ed alcuni commercianti che oltre a partecipare alle spese si occupano di raccogliere i contributi.
Ciò che mi dispiace e che non possiamo permetterci che avvenga è quello di scatenare stupidi e sterili battaglie tra cittadini e commercianti.
Scusatemi ma non me la sento di puntare il dito contro i commercianti che vi assicuro stanno vivendo un durissimo momento di crisi, capisco lo sfogo di alcuni cittadini ma non mi sento in difetto nei loro confronti nel non intervenire con maggiori risorse viste le drammatiche condizioni in cui versa l’Ente.
Purtroppo la realtà è questa, Comuni sempre con meno risorse e settore del commercio sempre più in crisi .
L’unica speranza è quella di collaborare restando uniti.
Un esempio su tutti è ciò che sta avvenendo nella centralissima via Chiarello che si sta rifacendo il look grazie ad un accordo tra i proprietari dei locali e l’amministrazione comunale. Via Chiarello tra pochi giorni sarà del tutto nuova diventando un’isola pedonale ricca di verde con nuovi e moderni arredi urbani.
Questo piccolo “miracolo” è stato possibile grazie a dei titolari di locali che hanno la voglia ed il coraggio di investire, ad un architetto (Arch. Elisa Rivaschiera) che ha voluto donare e progettare