Mar. Lug 16th, 2024

Le temperature record mettono a dura prova gli allevatori con l’uso massiccio di ventilatori e docce per le mucche, mentre le coltivazioni subiscono stress idrico e danni irreversibili

Continua dopo la pubblicità...


futura
JonicaClima
amacalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

Sos caldo nelle stalle di tutto il Paese con le temperature record che, oltre a causare disagi agli abitanti delle città, impattano anche sugli animali della fattoria, dove sono entrati in funzione ventilatori e docce per cercare di dare sollievo alle mucche in difficoltà per l’afa. È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti in riferimento agli effetti dell’anticiclone Minosse che sta investendo l’Italia da nord a sud con temperature anche oltre i 40 gradi. Dalla Lombardia alla Calabria, gli allevatori hanno messo in funzione le varie misure per cercare di sostenere gli animali, con un aggravio dei costi energetici e le difficoltà, soprattutto al Sud, di reperire l’acqua necessaria, visto la prolungata siccità. Con le alte temperature ogni animale arriva a bere fino a 140 litri di acqua al giorno contro i 70 dei periodi meno caldi. Per le mucche specialmente, sottolinea la Coldiretti, il clima ideale è fra i 22 e i 24 gradi, oltre questo limite gli animali mangiano poco, bevono molto e producono meno latte. Resta drammatica la situazione in Sicilia dove a mancare è l’acqua per abbeverare gli animali, con pozzi e bacini secchi e le bollette idriche che hanno raggiunto cifre stratosferiche. Ma il caldo record non risparmia neppure le coltivazioni: con temperature superiori ai 35 gradi le piante sono a rischio stress idrico e colpi di calore che compromettono la crescita dei frutti negli alberi, bruciano gli ortaggi e danneggiano i cereali. L’intervento con irrigazione di soccorso è importante, conclude la Coldiretti, soprattutto per far sopravvivere le piantine piccole che, non avendo radici sviluppate, non riescono a raggiungere lo strato umido del terreno poiché lo sbalzo improvviso della temperatura tende a formare una crosta in superficie.

Print Friendly, PDF & Email