“Colpevoli di umanità ma equiparati a mafiosi e terroristi”
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"In una regione costellata da
delitti irrisolti, corruzione e massomafia, leggo con
preoccupazione l’appello lanciato da giovani attiviste e
attivisti, nelle ultime ore, per una serie di provvedimenti che
li hanno colpiti. Parliamo di multe esose e regimi di
sorveglianza speciale, per fatti ancora tutti da appurare,
inflitti non a pericolosi pregiudicati, ma a semplici cittadini,
colpevoli di aver sempre sbattuto il pugno sul tavolo difronte
alle ingiustizie perpetrate in questa regione. Lo afferma Luigi
de Magistris.
“Si tratta di giovani in prima linea – prosegue de Magistris –
per la tutela delle persone fragili, per il diritto alla salute,
per la tutela dell’ambiente, da sempre schierati contro la
criminalità organizzata e la massomafia. Stefano Catanzariti, ad
esempio, è un giovane che da anni, con il comitato Cosenza
Piccola, denuncia le situazioni di degrado in cui verte il
centro storico di Cosenza e in cui sono costretti a vivere i
suoi abitanti. Di recente Stefano ha organizzato una passeggiata
nel cuore più nascosto e abbandonato all’incuria del centro
storico della città di Telesio, nella speranza di accendere
ancora una volta i riflettori sulle condizioni in cui vivono
‘gli ultimi’. Questa passeggiata di umanità è valsa, a lui e ai
suoi compagni di viaggio Roberto Panza e Roberto Martino, non un
riconoscimento per la sensibilità e l’umanità dimostrata, ma una
multa di 1.180 euro. Altra vicenda è il provvedimento di
sorveglianza speciale che ha colpito Jessica Cosenza,
studentessa e attivista delle Fem.in di Cosenza, che da anni
denuncia la malasanità, le molestie subite nelle università, il
malaffare, e Simone Guglielmelli, attivista del movimento
Prendocasa, in prima linea per i diritti dei senza casa”.
“Mi viene in mente, ad esempio – sostiene ancora de Magistris –
il noto boss di Cetraro, Franco Muto, colpito da provvedimento
di sorveglianza speciale. E mi chiedo come sia possibile minare
il futuro di questi ragazzi, che saranno segnati per sempre da
provvedimenti così pesanti, che li equiparano a pericolosi
‘ndranghetisti e pregiudicati incalliti. Perché una mano così
pesante nei confronti di cittadini colpevoli di umanità ed
impegnati nella lotta per i diritti?”.