Il giovane è stato ucciso a soli 19 anni in un agguato di ‘ndrangheta nel Vibonese. Il vero obiettivo dei killer era la persona che era con lui in auto
Continua dopo la pubblicità...
Giovedì 25 ottobre a Soriano Calabro, nel Vibonese, ci sarà una giornata in ricordo di Filippo Ceravolo (in foto con il padre, Martino), giovane ucciso a soli diciannove anni in un agguato di ‘ndrangheta e riconosciuto come vittima innocente della criminalità organizzata.
Era la sera del 25 ottobre del 2012 quando il 19enne chiese un passaggio a un compaesano per poter tornare a casa dalla vicina Pizzoni. A pochi chilometri di distanza da Soriano, però, i suoi sogni e il suo futuro sono stati interrotti dai pallettoni sparati da un killer il cui vero obbiettivo era la persona che era in auto con lui, Domenico Tassone. Secondo gli inquirenti l’omicidio si inquadra nella cruenta faida di ‘ndrangheta tra i clan rivali delle Preserre, i Loielo e gli Emanuele, ma i colpevoli non sono mai stati assicurati alla giustizia.
A sei anni da quella morte assurda, il paese di Filippo vuole ricordarlo stringendosi in un grande abbraccio intorno ai suoi familiari per unirsi, assieme al coordinamento provinciale di Libera, all’estenuante battaglia per chiedere verità e giustizia che ancora sono loro negate.
Alle 17.30 di giovedì si terrà una messa nella chiesa di San Martino a Soriano. Al momento di raccoglimento e di preghiera, seguirà poi la presentazione del libro “Filippo, il richiamo dal silenzio” presso la sede della Biblioteca calabrese di Soriano.