Mer. Lug 31st, 2024

La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Cosenza ha scoperto
un’associazione, con interessi in ambito provinciale, che offriva servizi sanitari a
pagamento anche a persone non associate e senza ottemperare ai previsti
adempimenti fiscali, mascherando la sua attività come una forma di
volontariato.
L’associazione, solo artatamente creata come Ente non commerciale per
godere delle agevolazioni fiscali previste dalla normativa di settore, gestiva un
vero e proprio centro sanitario poli-specialistico con clienti provenienti da
svariate zone dell’hinterland cosentino e medici a cui venivano corrisposti
compensi giustificati come rimborsi spese.
Per appurare tali aspetti è stata necessaria una verifica fiscale, svolta dalle
Fiamme Gialle cosentine, per più periodi d’imposta, visto che non erano mai
state presentate le previste dichiarazioni fiscali.
Le attività di controllo effettuate hanno fatto emergere l’omessa dichiarazione e
contabilizzazione di ricavi per un importo, complessivamente, pari a circa
60.000 euro oltre al mancato pagamento dell’ imposta di bollo, concernente
l’emissione di circa 300 documenti fiscali, e della tassa relativa alle concessioni
governative nonché l’assenza dei previsti libri e registri ai fini dell’I.V.A e delle
Imposte dirette.
Inoltre, la falsa ”Associazione”, proprio in virtù della delicatezza dell’attività
svolta (assistenza sanitaria, visite mediche, attività ambulatoriali,…) avrebbe
dovuto munirsi delle autorizzazioni previste dall’art. 3 della Legge Regionale
della Calabria n. 24 del 2008 (Norme in materia di autorizzazione,
accreditamento, accordi contrattuali e controllo sulle strutture sanitarie e sociosanitarie
pubbliche e private). L’inosservanza di tale disposizione ha comportato l’applicazione di una
sanzione amministrativa che può arrivare fino ad un massimo di 100.000 euro.
Tale autorizzazione è subordinata ad una valutazione di compatibilità con la
programmazione che una Regione deve garantire in materia di assistenza
sanitaria, ai fini di una equa distribuzione e dislocazione delle strutture
assistenziali presenti su tutto il territorio di riferimento (art. 8 ter del D.Lgs.
502/1992).
Il miglioramento delle risorse impiegate nel comparto “Sanità”, soprattutto in
Calabria, è uno degli obiettivi primari della Guardia di Finanza che al controllo di
questo settore cruciale del benessere della collettività, sta destinando risorse
umane e tecniche sempre più incisive.

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