Alcuni migranti inseriti nei progetti Sprar chiusi dal Viminale preferiscono restare nella cittadina reggina. Gli altri 66 saranno sparpagliati in altri centri
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Su 76 migranti ospiti dei progetti Sprar di Riace chiusi dal ministero dell’Interno, in dieci hanno deciso di dire di no al trasferimento. Ai funzionari del Viminale hanno risposto di non avere intenzione alcuna di lasciare il “paese dell’accoglienza”, anche a costo di uscire dal programma di protezione.
Tutti gli altri saranno invece sparpagliati fra i centri di Roccabernarda, proposta a sette persone, Rodì Milici (tre), Crotone (9), Fidenza (sette), Capo D’Orlando (quattro), Ispica (due), Genova (due), Monteleone di Puglia (cinque), San Gregorio d’Ippona (sette), Burgraviato (quattro), Vizzini (tre), Terme Vigliatore (tre), Montecilfone (tre), Colosimi (due), Condofuri (tre), Melicuccà (tre), Porto Sant’Elpidio (due), Cittanova (quattro) e Norma (due), mentre una famiglia sarà accolta nello Sprar di Gioiosa Ionica.