La richiesta di 4 mesi di sospensione dalla Stretto di Messina rallenta l’iter di approvazione, mentre nuove indagini di campo sono necessarie per completare il progetto.
Continua....
La realizzazione del tanto discusso Ponte sullo Stretto subisce un ulteriore ritardo, con l’apertura dei cantieri non prevista nel 2024, come auspicato dal ministro Matteo Salvini. Il presidente della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, ha ufficialmente richiesto al Ministero dell’Ambiente una proroga di quattro mesi per rispondere alle oltre 270 richieste di chiarimento avanzate dalla commissione Via-Vas sul progetto presentato dai privati e approvato dal consiglio di amministrazione della Stretto di Messina.
Le richieste di chiarimenti riguardano questioni fondamentali quali i materiali impiegati, le prove antisismiche e di resistenza al vento, il piano dei cantieri, lo smaltimento dei rifiuti e il rischio di inquinamento dell’area. Sebbene il ministro abbia assicurato risposte tempestive, i 30 giorni previsti non sono più sufficienti. La necessità di ulteriori approfondimenti, inclusi rilievi faunistici terrestri, batimetrici e subacquei, richiede tempo aggiuntivo.
La fretta nel procedere con il progetto, spinta dal governo Meloni e in particolare dal ministro Salvini, si scontra con la complessità di un’opera aggiornata in pochi mesi ma rimasta in sospeso per oltre dieci anni. Si stima che le autorizzazioni per il progetto definitivo non saranno ottenute prima dell’inizio del prossimo anno, con ulteriori 90 giorni necessari per il progetto esecutivo. Ciò implica che i cantieri non saranno aperti prima della fine del prossimo anno, se non oltre.
In una nota ufficiale, la società Stretto di Messina ha dichiarato: “La richiesta di sospensione dei termini per la presentazione della documentazione integrativa riflette la volontà della Società nel fornire risposte esaustive alle richieste della commissione VIA e VAS del MASE. Alcuni approfondimenti richiedono indagini di campo, a cui la Società dedicherà la massima attenzione”.
Con la decisione di prorogare i termini di consegna della documentazione integrativa entro metà settembre 2024, il progetto del Ponte sullo Stretto affronta una nuova fase di incertezza, mentre l’attesa per l’inizio dei lavori si prolunga ulteriormente.