Da alcune settimane, innanzi al Municipio, si svolge un pacifico presidio indetto dal Comitato “Siderno ha già dato”; ogni mattina di domenica, dalle ore 10,30 alle ore 12.00, cittadini, di varia estrazione politica, protestano contro l’imposizione dell’ampliamento dell’impianto TMB di c.da San Leo.
L’opera prevede di aggiungere altre linee di lavorazione dei rifiuti, concentrandoli in uno spazio ristretto, senza il rispetto della distanza di due chilometri dalle case sparse e dal centro abitato, immettendo maggiori immissioni, rischiando di rendere difficile la vita dei residenti, con possibili ricadute sulla salute.
D’altro canto alla fretta di ampliare si scontra l’assurdo costituito dal fatto che non è stato individuato il sito per la realizzazione della discarica di servizio, struttura necessaria per lo smaltimento degli scarti di lavorazione.
L’ampliamento ci fa porre molti dubbi e domande, specie sul rispetto dei principi dell’economia circolare e delle regole dell’Unione Europea e dello Statuto della Città di Siderno.
Sulla problematica ambientale la nostra cittadinanza appare disinformata e le poche discussioni si svolgono sui social o nei ristretti ambiti degli addetti ai lavori.
I dibattiti e le iniziative a tutela del territorio non stanno determinando quella consapevolezza circa gli effetti derivanti dall’opera.
“Noi siamo convinti che il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi, può essere conosciuto, interpretato, trasformato, e messo al servizio dell’uomo, del suo benessere, della sua felicità. La prova per questo obbiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita”. E. Berlinguer 7 Giugno 1984.
Sappiamo tutti che i Referendum sono una spinta importante per affrontare questioni delicate e rendere il cittadino più partecipe, responsabile e consapevole del suo futuro e di quello del territorio.
Leggiamo che Paolo Fragomeni, già Presidente del Consiglio Comunale durante l’Amministrazione Fuda, in un suo intervento, riportato sulla Gazzetta del Sud, lancia l’idea di un referendum popolare sul problemaTMB di San Leo, affermando che “non si può restare insensibili di fronte a questioni che hanno implicazioni con il nostro futuro”.
Indire un referendum significa aprire un dibattito, spiegare le varie tesi, testare l’effettivo consenso che l’ampliamento possa avere fra i cittadini. Infatti nessun impianto può essere realizzato contro il volere della popolazione.
Un argomento spinoso e difficile da digerire, oltremodo importante perché riguarda il modo di come dare dignità alla storia del territorio e ai suoi abitanti; va data la possibilità ai cittadini di dire la loro in merito.
Su questo rilanciamo l’idea di un referendum popolare.
Continua....
Fattore Comune- Sinistra Italiana Siderno