“Ho presentato le mie dimissioni perché non voglio che ci siano ombre sul lavoro che qui è stato fatto. Proprio dopo che il Papa, con la sua lettera, ha riconosciuto il valore della nostra esperienza,
dobbiamo amaramente constatare che lo Stato e l’antistato aggrediscono Riace”. Lo ha detto, parlando con l’ANSA, Domenico Lucano, sindaco di Riace, inserito dalla rivista Fortune al 40/mo posto tra le personalità più influenti nel mondo, dopo gli attacchi subiti sulla rete e la diffusione di una registrazione
audio – di cui parlano alcuni organi di stampa – su un incontro con alcuni amministratori in relazione ad un lavoro da realizzarsi con risorse destinate ad interventi per arginare il dissesto idrogeologico. Per il 30 dicembre Lucano ha indetto un consiglio comunale aperto a tutti. “Non ho nulla da nascondere – aggiunge il sindaco di Riace – e sono pronto a sottopormi ai raggi X per dimostrarlo. Non ho tradito nessuno e se qualcuno lo crede allora è meglio che me ne vada. Se c’è un sospetto, ed è questo un messaggio che mando anche a tutti i colleghi amministratori, è giusto che siano gli altri a decidere. Per questo ci sarà un Consiglio comunale e faremo un confronto aperto”.
“Siamo poveri – ha detto ancora Lucano – ma la nostra esperienza, come riconosciuto dal Pontefice, dimostra che i problemi si possono essere trasformati in speranza”.
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