«I cittadini hanno diritto ad avere i portoni liberi»
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Basta con i mancati ritiri dei rifiuti secondo i calendari stabiliti. La rabbia della presidente dell’Osservatorio Rifiuti, Mariarosaria Tino, esasperata dalle continue proteste dei cittadini che in piena estate sono costretti a “convivere” con mastelli che tracimano spazzatura, è affidata a una nota in cui chiama in causa la Polizia locale, il responsabile del settore rifiuti del Comune e i dirigenti di Locride Ambiente.
«Questa storia dei mancati ritirideve finire! – dice Tino – L’ Ufficio tecnico del Comune deve prendere provvedimenti urgenti. Lo svuotamento dei mastelli deve seguire il calendario predisposto. Il cittadino che paga fior di Tari deve avere un servizio adeguato . Non c’è emergenza che tenga – continua la presidente dell’Osservatorio – e non è più possibile, a distanza di 4 anni, sentire lamentele per qualunque tipo di materiale non ritirato». Tra l’altro Mariarosaria Tino contesta anche le mancate informazione ai cittadini su eventuali cambiamenti del ritiro della differenziata. «Non tutti i cittadini – dice – hanno la possibilità di collegarsi con il sito del Comune per segnalazioni, tra l’altro inutili e che creano solo diatribe tra Comune e società appaltatrice del servizio. Non se ne può più di vedere ammucchiati mastelli strapieni fuori dalle abitazioni, che danno la possibilità a chi non è in regola di depositare ogni tipo di rifiuto accanto ai mastelli esposti, creando in ogni angolo mini discariche maleodoranti che durano settimane».
Poi Tino sottolinea che «i cittadini hanno il sacrosanto diritto di avere le entrate delle loro abitazioni libere dai rifiuti» e quantomeno, in caso di problemi, devono essere avvisati in tempo per non esporre i mastelli.
Lo sfogo della presidente dell’Osservatorio Rifiuti appare decisamente comprensibile, soprattutto in questo periodo estivo che con il notevole aumento della popolazione vede moltiplicarsi la presenza dei rifiuti in ogni abitazione (e soprattutto lungo la strade) con tutti i problemi che questa situazione, già aggravata dalla carenza di discariche e dall’impossibilità di fare fronte agli aumentati stoccaggi del materiale portato in trattamento dai tantissimi Comuni autorizzati presso l’impianto di contrada San Leo, sta comportando ormai da parecchio tempo.
Tra l’altro, a Siderno l’abbandono indiscriminato di rifiuti sta interessando anche l’arenile di contrada Pantanizzi, sino a poco tempo addietro additata come una vera oasi naturalistica. Per non parlare dei continui incendi notturni che ammorbano l’aria di diossina e turbano il sonno dei cittadini costretti loro malgrado, con il caldo afoso che c’è, a serrare le finestre.
FONTE GAZZETTA DEL SUD