Mar. Set 3rd, 2024

Diventa sempre piu’ necessario attivare l’Isola ecologica, quella che già molti mesi addietro è stata battezzata “l’isola che non c’è”. L’ingranaggio per l’attivazione di questa importante opera si è bloccato da tempo, da quando cioè – era il 16 luglio del 20126 – venne certificata l’ultimazione dei lavori, senza che effettivamente si desse,poi, corso agli ulteriori adempimenti per rendere l’isola ecologica effettivamente operativa. La struttura continua a rimanere chiusa al pubblico malgrado i i ripetuti solleciti effettuati anche dalle associazioni ambientaliste e dalla stesso Comitato rifiuti che ha ,finanche, contestato all’amministrazione comunale il fatto che a seguito del rilascio del certificato di regolare esecuzione dei lavori,siano stati regolarmente liquidati compensi alla Ditta esecutrice anche se l’Osservatorio Cittadino per i Rifiuti, a suo tempo, ha rilevato incongruenze tra progetto e realizzazione. Poi, in effetti, qualcosa di strano si è verificato perchè la stessa amministrazione comunale ha bloccato l’ultima tranche di pagamento. Ma indipendentemente dagli aspetti economici quello che ancora sorprende è il fatto che a distanza di tanto tempo non si sia trovato il modo di superare le pastoie burocratiche che hanno sin qui impedito l’attivazione dell’isola ecologica che potrebbe risultare l’asso nella manica per dare spinta definitiva alal raccolta differenziata porta a porta che ha già risolto in gran parte la problematica della raccolta dei rifiuti a Siderno. Ci sono, infatti, ancora alcune pecche da superare in gran parte da addebitare al tasso di inciviltà ancora presente nella cittadina ma che trova qualche alibi proprio nella mancata attivazione dell’isola ecologica. Intendiamo parlare ad esempio, dell’ormai cronico abbandono dei sacchetti della spazzatura lungo le strade cittadine, problema che, purtroppo, riguarda non solo le strade periferiche ma finanche alcune strade centrali della città. Lo si può notare periodicamente perchè i sacchetti aumentano di giorno in giorno sino a quando , ormai troppi e ben visibili non vengono raccolti dalla ditta incaricata al servizio della differenziata. Vengono abbandonati ai bordi delle strade magari a breve distanza l’uno dall’altro, soprattutto nei luoghi dove esiste qualche ciuffo d’erba che in qualche modo mimetizza il sacchetto di rifiuti e provocano, purtroppo, qualche spiacevole inconveniente anche per la presenza di gatti e finanche di ratti pronti a rovistare i sacchetti in questione in cerca di cibo. Se è vero, dunque, che dopo l’attivazione della raccolta differenziata porta a porta che – è doveroso dirlo – sta funzionando in maniera abbastanza regolare ed ha risolto certamente buona parte della problematica della raccolta cittadina dei rifiuti è anche vero che bisogna cercare di fare un’0ultimo sforzo per cercare di porre fine a questa deleteria situazione . Intanto non guasterebbe se venisse ripresa la problematica dell’isola ecologica. Probabilmente ci vuole solo un piccolo sforzo per superare le ultime pastoie burocratiche, se di questo si tratta, e/o, comunque, completare l’iter operativo. Sarebbe un bel passo avanti.

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Aristide Bava

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