Ven. Ago 16th, 2024

 La problematica della Casa della salute di Siderno è stata messa a fuoco dall’ex assessore regionale Maria Teresa Fragomeni nel corso di una singolare intervista a distanza fatta da un gruppo di studenti del Liceo Scientifico Zaleuco di Locri, diretto dalla prof.ssa Serafino impegnati in un particolare progetto on line. I ragazzi interessati sono stati quelli del team IGEA 2.0, insieme ai tutor, prof.ssa Canturi e prof.ssa Totino, E’ stata organizzata una web conference con l’Eurokom di Gioiosa Jonica, diretta da Alessandra Tuzza con la partecipazione della dott.ssa Panetta e del dott. Palermo, per integrare le notizie con un’intervista all’ex assessore regionale Mariateresa Fragomeni che, all’epoca dello stanziamento dei finanziamenti alla Casa della Salute, seguiva l’iter burocratico della vicenda. Il project manager del team, Domenico Tassone, ha presentato con dovizia di particolari, il lavoro di ricerca portato avanti fino alle restrizioni da coronavirus ed ha accentuato la necessità di sbloccare una struttura sanitaria come la Casa della Salute per poter prevenire anche un eventuale stato di emergenza. Maria Teresa Fragomeni , in premessa, ha spiegato cosa sono le Case della Salute e poi entrando nello specifico, ha sottolineato lo scopo della Casa della Salute che, da un lato è quello della prevenzione e dall’altro è quello delle cosiddette cure primarie. Il problema all’epoca dei fatti – ha detto l’ex assessore – fu quello di passare dal progetto di validazione e dal disciplinare all’attuazione con i tecnici, perché subentravano continuamente problemi burocratici. Legati piu’ precisamente a fattori di anti -riciclaggio, anti – corruzione, e poi progetto anti – sismico e anti – incendio. Tutte cose che ritardarono l’iter. Poi si riuscì a firmare una prima convenzione, ma arrivò il Decreto Calabria con cui la ministra Grillo, togliendo potere alle regioni, bloccò i bandi di gara. Pare, però, che adesso la situazione si sia sbloccata .I soldi ci sono – ha precisato Maria Teresa Fragomeni – e i problemi attuali sono esclusivamente di natura tecnica. Su ulteriori domane Maria Teresa Fragomeniu ha poi precisato che lei, a suo tempo aveva messo in utilizzo 12 milioni di euro, come fondi europei, per la Locride. I finanziamenti sul sito di Open coesione, per la struttura in questione, non sono stati spesi perché se non vengono espletate le adeguate procedure è chiaro che non possono essere aggiudicati i lavori. Nella sostanza malgrado i finanziamenti siano a disposizione dell’ Asp di Reggio Calabria il problema rimane sempre legato alla lentezza burocratica. Nella sostanza a questo punto sarebbe necessario attivare i bandi di gara. Pare doveroso ricordare che, dopo la problematica del coronavirus sono state molteplici le richieste per la riattivazione dell’ ex Ospedale di Siderno. Ed è un vero peccato non poter utilizzare una struttura di questa portata.

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Aristide Bava

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