Lun. Ago 5th, 2024

L’area di circa 2mila mq è diventata uno spazio aridopieno soltanto di sterpaglie

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Era un angolo suggestivo della città quando Siderno era nel pieno del suo fulgore: parliamo del minigolf. Ubicato nella parte Sud del lungomare, l’ampio spazio, in altri tempi, era segno indiscutibile dell’innovazione legata alla crescita e allo sviluppo di una comunità che sapeva anche anticipare i tempi. Come ha fatto con il lungomare, il primo a sorgere nella fascia ionica reggina. O lo stadio comunale ad otto corsie, la piscina comunale, il centro polifunzionale e altre strutture allora all’avanguardia.

Adesso il mini golf, un’area di circa 2.000 metri quadri, è diventato uno spazio arido, pieno di sterpaglie, da tempo inutilizzato e certamente difficilmente inutilizzabile se non con adeguate spese di ripristino. Un altro segno della Siderno che fu, oggi vittima di un degrado che non accenna ad arrestarsi. Uno spazio, quello del mini golf, che quattro o cinque anni addietro alcuni coraggiosi cittadini avevano anche tentato di far brillare di nuova luce assumendone la gestione e aprendo un piccolo locale di ristoro. Poi, probabilmente per il mancato rinnovo della concessione, attorno a quello spazio , una volta pulito, piacevole da vivere e decisamente all’avanguardia, è arrivato l’oblio.

Un altro “pezzo” di città che ha lasciato spazio all’abbandono e alla noncuranza anche se nell’agosto del 2019 i cittadini del rione Sbarre avevano tentato di ridare un minimo di dignità a quel luogo utilizzandolo come quartier generale di una vecchia manifestazione che aveva fatto riscoprire l’orgoglio di “essere sidernesi”, ovvero la Sagra del pesce. Questo evento, che un tempo era un vero vanto per la città di Siderno, aveva infatti stimolato gli organizzatori a ripulire dopo anni, finalmente, l’area del mini golf coperta da arbusti ed erbacce che continuava a rimanere incredibilmente inutilizzata, anche nel pieno del periodo estivo, in quella parte Sud del lungomare che rimane sempre molto suggestiva anche per la presenza dell’ammirata e apprezzata statua di San Francesco realizzata dal compianto scultore Giuseppe Correale.

Un impegno deciso del comitato organizzatore della sagra e la collaborazione di alcune associazioni di volontariato avevano dato lo spunto per cercare di stimolare il ripristino di un’area pubblica certamente molto importante per Siderno. Purtroppo, però, è stato solo uno sprazzo di luce subito spento perché da allora l’area è ripiombata nell’oblio. Non resta che sperare che, prima o poi, qualcuno si ricordi che uno spazio così importante in una zona tanto suggestiva di una città che si fregia anche della “bandiera blu” non può continuare a rimanere preda di rovi e sterpaglie.

a.b.

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