Mar. Lug 16th, 2024

Il Piano spiaggia in via d’approvazione potrebbe aprire nuovi scenari

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L’ormai imminente varo del Piano spiaggia, stando a quanto annunciato pubblicamente dalla commissaria prefettizia Maria Stefania Caracciolo apre tra l’altro la strada alla possibilità di valorizzare il litorale della cittadina nella parte nord, nella zona antistante contrada Pantanizzi. Un’idea che è nata parecchio tempo addietro quando i cittadini di quella zona, ma non solo, hanno palesato la necessità di dare “spazio” anche all’area nord, ancora priva di lungomare; quell’area, per intenderci, che parte dal pontile e abbraccia una zona ancora “vergine”, in direzione Grotteria e Marina di Gioiosa. Una striscia di territorio molto popolosa, sulla quale opera da molti anni il Comitato Ecologico Pantanizzi, nato in funzione dei grossi problemi nati nell’area dell’ex industria chimica Bp. Ma un territorio che potrebbe rivelarsi una vera ricchezza per la comunità, essendo forse l’unico “pezzo” di spiaggia che sia rimasto preservato, tanto da sembrare quasi una specie di oasi naturalistica. Non è stata una scelta voluta ma piuttosto una conseguenza del fatto che, allo stato attuale, ll’accesso al litorale non è molto facile. Vi si arriva in auto da una unica stradella molto stretta e, quindi, i soliti “incivili” ben presenti a Siderno come in molti altri centri della fascia ionica reggina non hanno avuto ancora la possibilità di deturparla. Ecco, dunque, che la spiaggia è rimasta ancora incontaminata e la sua collocazione offre anche una vista paesaggistica di prim’ordine, peraltro ricca di flora autoctona tipica delle spiagge mediterranee.

Quel tratto di spiaggia può dunque, con i dovuti accorgimenti e possibilmente senza l’uso indiscriminato di cemento, essere valorizzato e arricchire i posti-spiaggia, visto che nel periodo estivo alcuni stabilimenti balneari già presenti su quella striscia di territorio possono offrire servizi adeguati ai turisti. Con l’attuazione del Piano spiaggia si apre, per Pantanizzi anche una nuova possibilità: quella dell’allungamento del lungomare. Oltre alla realizzazione di una nuova strada d’accesso, per consentire di superare il torrente che attualmente delimita il lungomare con quel tratto di territorio, magari anche solo una pista ciclabile che potrebbe conciliarsi benissimo con l’ambiente che sarebbe poi valorizzato e utilizzato, in maniera adeguata, dalla comunità.

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