La signora di Siserno che sarebbe stata contagiata dal Coronavirus era rientrata dall’Emilia Romagna circa un mese fa a seguito dell’autorizzazione agli spostamenti. L’anziana signora si era autodichiarata come previsto dall’ordinanza regionale vigente in quel periodo e pertanto rimaneva in isolamento domiciliare volontario, senza avere avuto contatti né con i familiari, né con altre persone. Per scrupolo, la signora effettuava comunque, il test sierologico dal quale risultava la positività agli anticorpi, confermando che la stessa avesse contratto il virus in passato, circa tre mesi addietro, come specificato dal laboratorio di analisi sidernese che ha effettuato l’esame. Il successivo test del tampone faringeo è avvenuto spontaneamente su richiesta della stessa, pur in assenza di sintomi e considerando il risultato del test sierologico, senza alcun obbligo normativo in tal senso. La signora è sempre stata asintomatica ed ancora oggi continua ad esserlo. La stessa ed i suoi parenti denunciano atteggiamenti da parte di alcuni discriminatori e di intolleranza. In attesa del secondo tampone, che potrebbe anche capovolgere il risultato, non ci sentiamo assolutamente di criminalizzare alcun comportamento, anzi è bene evidenziare che la nostra anziana signora abbia fatto tutto quanto previsto dalle norme, non solo ma ha avuto un atteggiamento meritevole di lodi nei confronti di persone che l’hanno incontrata, mantenendo sin dal suo arrivo in Calabria, distanze ed una rigida quarantena non dovuta. Ci auguriamo che la vicenda si concluda bene, per tutti perché altri contagi metterebbero a rischio non solo altre persone ma anche il fragile sistema imprenditoriale e turistico che non resisterebbe ad un altro stop forzato. GM |REDAZIONE@TELEMIA.IT
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