Mar. Set 3rd, 2024

Una delle cose che i cittadini di Siderno avrebbero voluto venisse affrontata in via prioritaria è la problematica della pista ciclabile realizzata in centro sulla base di un progetto che non mai è piaciuto a nessuno e che in effetti si è rivelato penalizzante per il traffico urbano e deleterio per l’immagine della città. La pista da ormai sette anni è infatti, una una realtà scomoda che bisogna assolutamente cancellare. Non riteniamo di sbagliare ribadendo che è stata certamente l’opera pubblica più criticata dell’ultimo decennio. Un’opera poco adatta alla realtà di un comune come Siderno e certamente negativa per molte strade della città “imbavagliate” da lunghe strisce gialle e da birilli che avevano il compito di delimitare la carreggiata e che adesso sono stati in gran parte distrutti e conferiscono alle strade un’immagine di degrado poco in linea con le velleità di un centro turistico.

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Non è un caso d’altra parte se la sue realizzazione, già nella fase iniziale è stata osteggiata dalla cittadinanza, che non ci capacita di come sia stata devastata una bella piazza ( piazza Stazione) da sempre un fiore all’occhiello della città. Per realizzare un tragitto che non serve a nulla, è stata divisa a metà ed ha perso tutto il suo vecchio fascino.

Anche le ipotesi progettuali sono state, sul piano pratico, tradite. Secondo le intenzioni doveva servire a raggiungere con la bicicletta scuole, strutture ed edifici pubblici. Ipotesi campata in aria perché molte strade sono state inutilmente ristrette senza che la pista fosse in realtà utilizzata se non , in qualche caso, come parcheggio improvvisato per le auto.

Adesso sono in molti i cittadini che si chiedono perché non sia quantomeno rivisto il percorso e soprattutto perché la pista non venga liberata da strisce gialle e birilli (almeno quelli che ancora ci sono, per lo più semidistrutti). Per la verità non si conoscono i motivi che impediscono che venga messa mano a una possibile normalizzazione di questa incresciosa situazione che si trascina da ben sette anni.

Non ha potuto fare nulla l’ amministrazione Fuda che si era trovata la “patata bollente” al momento del suo insediamento; non ha voluto o potuto fare nulla la commissione straordinaria, ma c’è adesso da augurarsi che, in una situazione di normalità, il problema sia affrontato dall’amministrazione Fragomeni. Ripetiamo che, anche se si vuole lasciare il tracciato ( a parte qualche tratto realizzato sui marciapiede che rappresenta un pericolo se eventualmente qualche ciclista avesse voglia di avventurarsi lungo la pista…) la prima incombenza necessaria sarebbe, intanto, quella di togliere dall’asfalto i “birilli” che occupano la carreggiata. Poi, una volta eliminata l’inutile barriera si potrebbe anche pensare a normalizzare il traffico che in alcune strade è penalizzato da inutili sensi unici per garantire un miglioramento funzionale dell’intero sistema generale della circolazione. Si riuscirà a fare qualcosa per risolvere questo increscioso problema?

ARISTIDE BAVA

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