Da quando si è messa in moto la bagarre pre-elettorale in vista delle amministrative che potrebbero aver luogo a settembre, sono in molti, in città, anche tra gli ex politici a voler fornire i propri contributi su future liste e candidati a sindaco . Sasà Albanese, ex segretario provinciale dei Verdi e impegnato da sempre nel sociale, propone quella che lui stesso indica come una specie di “provocazione” rivolta ai cittadini sidernesi: la candidatura a sindaco dell’ex presidente del Consiglio comunale Paolo Fragomeni.
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«Da un po’ di tempo – scrive Sasà Albanese – si è messa in moto la giostra elettorale. È iniziato il turbinio di nomi. Candidati veri, candidati desiderati, candidati immaginari, candidati in attesa di essere candidati. Nessuno ancora ha avanzato un ragionamento sullo stato di questa comunità, sulle sue contraddizioni, sui suoi problemi, sul suo futuro. La cosa più grave – aggiunge – è che si fa finta di non capire che Siderno ha due grandi nemici che lavorano per affossarla: la ‘ndrangheta e un grumo di poteri occulti che da anni tengono il paese sotto scacco. Per sciogliere l’ultima amministrazione democraticamente eletta è stato usato strumentalmente il nome di Paolo Fragomeni, addirittura associandolo alla ‘ndrangheta. Questa accusa non ha ferito solo Fragomeni ma tutta la parte perbene di questo paese. Possiamo, politicamente, avere idee diverse da Paolo ma non possiamo accettare che per tenere Siderno sotto scacco si distrugga l’immagine di una persona perbene. Se Siderno ha un minimo di dignità e di orgoglio, a questo giro, dovrebbe candidare Paolo Fragomeni a sindaco».
Albanese invita a non dimenticare quanto è successo: «Se questa cosa passa in sordina – afferma – domani chiunque venga eletto potrà essere triturato con accuse infamanti anche se infondate. È partendo dalla rimozione di questi nodi che si può disegnare un futuro per questa comunità. Se non si reagisce a questo stato di cose con atti di coraggio tra qualche anno vedremo la storia ripetersi».
Vedremo se la “provocazione” di Sasà Albanese avrà qualche effetto. Paolo Fragomeni, in merito, non si pronuncia. D’altra parte la sua non può essere una candidatura isolata. Durante le passate elezioni amministrative è stato eletto in seno alla lista del Pd ma, dopo qualche tempo, dal Pd è stato “isolato” perché ha accettato di ricoprire la carica di presidente del Consiglio comunale in contrasto con la volontà del partito. Adesso la sua continua a rimanere una posizione anomala perché – a quanto è dato sapere – non c’è stato nessun chiarimento ufficiale con al locale sezione anche se lui continua a ritenersi un democrat, peraltro con un importante e costante passato politico in questo partito.
I “giochi” politici , comunque, sia a destra che a sinistra, sono appena all’inizio e, certamente, prima delle decisioni ufficiali non mancheranno le sorprese.