Corsi e ricorsi storici ! Anche questa volta l’importante strumento urbanistico che dovrà regolare la vita futura della città di Siderno è stato approvato dall’ultimo consiglio comunale con voto unanime. Com’era avvenuto con il primo piano regolatore, negli anni 80, quando malgrado le violente differenze politiche dell’epoca ( in consiglio erano presenti Partito socialista, Democrazia Cristiana e Partito comunista ) in consiglio comunale si trovò la quadra per un voto unitario stimolato dalla necessità di salvaguardare gli interessi della città Anche questa volta malgrado le ben note differenze di vedute tra la maggioranza e i due gruppi di minoranza ha prevalso il buon senso e il Piano Strutturale Comunale (PSC) di Siderno, che in pratica è un nuovo Piano Regolatore, è stato approvato con voto unanime. Un segno positivo che ripaga i lunghi anni di attesa. Il primo Piano Regolatore Generale di Siderno, redatto nella seconda metà degli anni ’70 (l’incarico è dell’agosto 1976), era stato svolto in due fasi: alla Relazione Preliminare, consegnata nel giugno 1978, aveva fatto seguito il progetto di Piano consegnato il 25 marzo 1980. Nel frattempo, su incarico della stessa Amministrazione, i tecnici avevano redatto un Piano Insediamenti Produttivi, consegnato nel settembre 1979. Il Prg veniva poi approvato negli anni 80 dopo varie vicessitudini. Fu un fatto innovativo accreditato ad una città che in quell’epoca era punto di riferimento per tutto il territorio della Locride e per la stessa provincia di Reggio Calabria.
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D’altra parte una città che sente il bisogno di crescere e di svilupparsi nel rispetto della propria identità deve avre una previsione urbanistica capace di farla diventare il suo motore di sviluppo nel rispetto della propria identità e del suo patrimonio naturalistico e paesaggistico, idea che è alla base, come indicato dalla stessa amministrazione comunale del nuovo Piano strutturale comunale. Uno strumento urbanistico, peraltro, su cui si è cominciato a lavorare più di vent’anni addietro tra amministrazioni democraticamente elette e commissari prefettizi con la visione futuristica di garantire uno sviluppo stabile alla città con la capacità di migliorare l’assetto urbano del centro abitato e delle contrade e valorizzare tutte le risorse ambientali e storico – culturali esistenti. Siderno, insomma, adesso potrà guardare al futuro in maniera più concreta favorita dal nuovo prezioso strumento urbanistico e garantirsi anche la possibilità di fare scelte più oculate -di errori nell’ultimo decennio ne sono stati fatti parecchi – con il coinvolgimento attivo – si spera – di tutte le forze politiche, ma anche del mondo associativo e della cittadinanza attiva come d’altra parte auspicato pochi giorni addietro dal Centro di aggregazione sociale e culturale cittadino . Le premesse sembrano esserci. Resta da vedere se si riuscirà a metterle veramente in pratica.