Il Centro democratico e Sinistra italiana, due raggruppamenti politici che in occasione delle ultime elezioni amministrative hanno sostenuto l’ ex sindaco Pietro Fuda, hanno lanciato un appello alle «forze progressiste e democratiche» della città.
Continua....
In premessa i due partiti scrivono senza mezzi termini che «Siderno si sta disfacendo sotto i nostri occhi». Quindi entrano nel merito della loro iniziativa che guarda – scrivono – «all’interesse dei sidernesi, dei sidernesi più giovani e dinanzi a una città stremata da una grave crisi economica e politica, una città che si trascina sotto a un tunnel, senza vedere la luce». E auspicano «un momento di riflessione, un nuovo confronto tra le forze progressiste e democratiche cittadine, che sicuramente farà bene a tutti».
L’idea è quella di «una nuova prospettiva elevata, inclusiva, lontana dai sovranismi, dal razzismo, dall’etnocentrismo, dalle posizioni di estrema destra e da quelle a rischio. Un tavolo di concertazione politico che parta da zero con l’obiettivo di affiancare quella straordinaria comunità sidernese che quando partecipa alla vita pubblica, per potenzialità e voglia di rinascita, non ha rivali».
«La nostra città, – ricordano – con un passato di assoluto rilievo nel panorama regionale, è stata mortificata, soppiantata, punita e infine abbandonata. Eppure Siderno può ancora tornare a essere uno dei centri più importanti della Calabria. Un laboratorio politico che sperimenta e che può fare ancora “tendenza” per valori, dinamismo, risorse umane». Da qui la espressa convinzione che «solo se ci rimettiamo in discussione possiamo uscire dal tunnel e costruire, ed essere finalmente padroni del nostro futuro, e ritornare la città protagonista, moderna, il baricentro economico della Locride. Se Siderno vive, se Siderno cresce aumentano le opportunità per tutti nel comprensorio».
Quindi, riflettori sulle prossime elezioni che, viene detto «registrano da più mesi una campagna elettorale confusa, inflazionata da tatticismo e mancanza di progettualità, con buona pace dello sviluppo, della crescita economica della creazione di opportunità lavorative. Si sta andando veloce, senza andare da nessuna parte. Il lavoro che ci attende nelle settimane che verranno è impegnativo. Il confronto che proponiamo invece, sarà appassionante e può rappresentare uno scatto in avanti per cambiare il corso di una storia di decadenza. Uno scatto che le forze progressiste e democratiche devono assolutamente fare insieme. Assumiamoci insieme – è la conclusione – la responsabilità. Il tempo per farlo c’è ancora». E non manca il monito finale: «Ricordiamoci, però, che nel parto di un nuovo mondo tutti gli attori sono costretti a cambiare qualcosa di se stessi».
È certamente un documento a sorpresa, visto che nel corso dell’ultima legislatura, prima del commissariamento del Comune, tra le due forze politiche e le altre rappresentanze della sinistra, il Pd in primo luogo, i rapporti non erano certo idilliaci. Difficile prevedere se l’appello sarà accolto ma indipendentemente da questo potrebbe anche essere un preciso segnale che l’ex maggioranza che sosteneva Pietro Fuda, favorita dal rinvio delle elezioni, è pronta a rimettersi in gioco. Ricordiamo che una nuova candidatura di Pietro Fuda è rimasta in forse sino a qualche giorno prima della presentazione delle liste per le elezioni poi rinviate, e che quindi il tempo per una candidatura alternativa a quella dell’ex sindaco, era ormai troppo stretto. Adesso i giochi sono nuovamente aperti. Tra i punti di riferimento dei due partiti c’è anche l’ex sindaco Domenico Panetta. E della ex maggioranza facevano parte anche Anna Romeo, Paolo Fragomeni e Gianni Lanzafame, provenienti da partiti e movimenti diversi, che certamente potrebbero essere nuovamente della partita. Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni.
a.b.