SIDERNO – IL Covid fa paura ai genitori degli alunni delle scuole della città che hanno diffuso un comunicato per porre all’atte3nzione della intera cittadinanza di avere inviata una Pec alla Commissione Prefettizia e ai Dirigenti Scolastici dei due Istituti Comprensivi del paese per chiedere la chiusura delle scuole in virtù della nota recentemente diffusa dal Responsabile del Dipartimento dell’ Ospedale di Locri Dott. Pier Domenico Mammì. La prima missiva, dicono nel comunicato, non ha avuto nessuna risposta da parte della Triade commissariale anche se, precisano, ” la DS dell’IC “Pascoli Alvaro” sia tramite PEC sia tramite avviso N.74 indirizzato a tutta la comunità scolastica e pubblicato sul sito della scuola, ci ha specificato che le scuole devono attenersi alle disposizioni di legge (non potendo disporre in autonomia apertura e chiusura della scuola)” Po i genitori aggiungono “. Abbiamo provveduto in data 27 novembre, ad inoltrare un’ulteriore PEC ai Commissari e, per conoscenza, al Prefetto, al Responsabile del Dipartimento di Prevenzione e ai sindaci Calabrese, Campisi e Belcastro in qualità di rappresentanti del Comitato dei Sindaci della Locride e ai Dirigenti Scolastici. ma Finora…silenzio assordante !! Silenzio soprattutto dal Comune….silenzio che fa riflettere sull’assenza delle Istituzioni Sidernesi in un momento così difficile” Quindi aggiungono “Ovviamente siamo fermamente convinti che, la scuola in presenza sia migliore della Didattica a distanza ma la Pandemia da Covid-19, l’attuale situazione epidemiologica di Siderno in particolare (dove si registra il più alto alto numero di contagi della Locride) e la nota del Responsabile del Dipartimento di Prevenzione non possono passare inosservati e come genitori non possiamo stare a guardare!!! Ecco allora che, – dice ancora il comunicato – alla luce di quanto affermato sinora esigiamo di conoscere le motivazioni in base alle quali codesto Comune ha scelto di non chiudere le scuole a Siderno assumendosi non poche responsabilità. Chiediamo, inoltre, – conclude la nota – che sia emesso un comunicato stampa in cui si spieghi , pubblicamente, il motivo di tale scelta che sì, tutela (forse!) il diritto allo studio dei nostri ragazzi ma non tutela l’inviolabile diritto alla salute dei nostri figli, delle loro famiglie , del personale docente e non docente; insomma di un’intera comunità scolastica.”., Sin qui la nota dei genitori degli alunni di Siderno molti dei quali hanno anche fatto presente che in altri Comuni, come nella limitrofa Locri, le scuole sono state chiuse. Resta da vedere, adesso, in virtù del passaggio da zona rossa a zona arancione se, anche negli altri Comuni sarà mantenuta la chiusura oppure no, Per la verità i cambiamenti sono relativi .Ricordiamo che la zona arancione prevede la chiusura delle scuole superiori ma non per le scuole dell’infanzia, elementari e medie. La zona rossa comprendeva, invece, come differenza solo la chiusura anche per la prima e la seconda media. Il problema lamentato dai genitori sidernesi, dunque, resta. Aristide Bava