Mer. Lug 17th, 2024

Come argine alla proliferazione delle liste

Continua dopo la pubblicità...


futura
JonicaClima
amacalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

In attesa di “ufficializzare” il nome del suo candidato a sindaco, da molti indicato nell’ex assessore regionale Maria Teresa Fragomeni, il Pd ha iniziato a tracciare le linee guida del programma in vista dell’imminente competizione elettorale ed esprime, in una nota, una prima indicazione politica sull’impostazione della campagna elettorale da condividere con gli altri raggruppamenti politici locali: la presentazione di una sola lista per ogni candidato a sindaco.

E per verificare se esiste la condivisione di questa linea anche da parte degli altri e «nell’ottica di dare un reale ed effettivo segno di svolta ai soliti schemi lesivi e dispersivi del voto», il Pd propone un incontro pubblico, per verificare la possibilità di un “patto elettorale” che stabilisca, appunto, che a ciascun candidato alla carica di sindaco sia collegata solo una lista di candidati a consigliere. L’invito è rivolto non solo a tutte le forze politiche ma anche alle possibili “alleanze nascenti”. Secondo il circolo del Pd, oggi retto da Giusy Massara , in questo modo «verrebbe meno la pratica altamente invalidante della proliferazione delle liste al solo fine di accumulare pacchetti di voti, del tutto inutili e deleteri verso coloro che con impegno, responsabilità e capacità, ci mettono reale contributo e, di riflesso, a discapito del paese stesso» perché «non è più tempo di improvvisazione e non è più tempo di dare voti all’amico o al compare di turno».

Il Pd, intanto, attraverso il direttorio recentemente costituito dall’assemblea ha iniziato a coinvolgere tutti coloro che vorranno condividere e arricchire il programma di rilancio del paese «che trova suo radicamento nei valori e nelle idee del campo democratico e progressista». La linea principale è avere le idee chiare su cosa sia necessario per fare dei “punti di forza” e, a titolo semplificativo, vengono indicati alcuni temi su cui i democrat intendono costruire la Siderno del domani: dal “rilancio” e “ripensamento” generale del lungomare che deve essere il fulcro attrattivo della vita sociale, alle attività balneari che devono essere estese anche in ordine temporale, alla rivalutazione del centro storico, del borgo di Siderno Superiore, all’organizzazione di eventi nelle piazze non solo per dare occasioni di socialità ai giovani, alle famiglie ed agli anziani ma anche per garantire occasioni e allargamento dei bacini di utenza alle attività commerciali, fortemente compromesse.

E, quindi, dice la nota «bisogna avere anche le idee chiare per i servizi sociali e gli investimenti nel sociale, per gli asili, per la viabilità con una forte impostazione ambientalista, per un programma di opere pubbliche (da decidere con i cittadini), per gli spazi culturali fruibili come spazi verdi. Le grandi strutture, quali la diga, il centro polifunzionale devono essere al centro dell’attenzione e della programmazione al fine di non disperdere potenzialità, senza dimenticare che, per star bene tutti, deve stare bene principalmente l’ambiente, dalle piccole cose, dal verde pubblico, alle questioni più spinose che richiedono soluzioni non solo in chiave d’urgenza ma programmatiche».

Infine la considerazione che «Siderno ha bisogno di una fase nuova, che superi contrapposizioni e incomprensioni ormai datate, e ciò che deve formare il cuore di un progetto di governo, ciò che ne deve formare l’ispirazione concreta è la capacità di coinvolgere tutte le forze politiche di centrosinistra che si pongano in netta discontinuità col passato».

ARISTIDE BAVA (Gazzetta del Sud)

Print Friendly, PDF & Email