Mar. Lug 16th, 2024

Liste da rifare per i 5 aspiranti sindaci e i 190 candidati a consigliere Molti degli scrutatori avevano già rinunciato per paura del contagio

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È arrivata la doccia fredda. Questa volta però, dopo la decisione di considerare la Calabria come “zona rossa“, in qualche modo ampiamente prevista. È non finirà come qualche settimana fa, quando il rinvio, previsto nella bozza del precedente Dpcm poi “sparì” nella versione definitiva. Il 22 e 23 novembre non si vota più. Le elezioni amministrative sono rinviate e si svolgeranno, facendo i debiti scongiuri, entro il 31 marzo. La decisione è stata presa nel corso dell’altra notte dal Consiglio dei Ministri tenutosi per affrontare in maniera prioritaria il “Decreto ristori 2”.

Il Consiglio dopo aver approvato un decreto legge che introduce ulteriori misure urgenti per fronteggiare le conseguenze dell’epidemia da Covid 19 con un ulteriore stanziamento di risorse, destinato al ristoro delle attività economiche interessate, direttamente o indirettamente, dalle restrizioni disposte a tutela della salute, ha anche trovato il modo di affrontare la problematica delle previste elezioni nei Comuni i cui organi erano stati sciolti per infiltrazioni della criminalità organizzata. Le elezioni in questione come è noto erano già state indette per le date del 22 e 23 novembre: in provincia di Reggio ne sono interessati i Comuni di Siderno e Delianuova. Con il nuovo decreto «sono rinviate e si svolgono entro il 31 marzo 2021, mediante l’integrale rinnovo del procedimento di presentazione di tutte le liste e candidature a sindaco e a consigliere comunale». Insomma, tutto da rifare.

Il decreto prevede anche che «fino al rinnovo degli organi elettivi è prorogata la durata della gestione della Commissione straordinaria». Tutto da rifare, dunque, con buona pace dei cinque candidati a sindaco e dei 190 candidati al consiglio comunale che componevano le 12 liste presentate, spazzati via dal decreto dell’altra notte.

Il rinvio, a questo punto, riapre tutti i giochi politici e offre spiragli diversi ad una competizione elettorale che, in qualche modo, si era già delineata. I cinque candidati a sindaco – Antonio Cutugno, Maria Teresa Fragomeni, Antonio Sgambelluri, Stefano Archinà e Domenico Barranca – hanno accolto la notizia quasi con una scontata rassegnazione (il movimento “In piedi per Siderno” che appoggia Stefano Archinà, peraltro, proprio nei giorni scorsi aveva diffuso un documento per chiedere, appunto, il rinvio del voot) tanto più che in città la paura del Covid non manca, tanto che parecchi giovani che erano stati nominati scrutatori avevano già rinunciato all’incarico.

Probabilmente, però, per qualcuno il rammarico più grande è il fatto che più che un rinvio si tratta di un vero e proprio annullamento delle elezioni, perché si dovrà rifare tutto. A questo proposito Domenico Barranca che aveva allestito ben cinque liste a supporto della sua candidatura non ha esitato a dichiarare«: «Se ci fosse stato solo il rinvio e avessero congelato tutto in attesa della data del voto sarebbe stato più facile e meno dispendioso. Adesso ci tocca rifare tutto daccapo , materiale pubblicitario e liste comprese».

E anche sul piano politico, non è da escludere che emergano delle novità. Ma di questo parleremo nei prossimi giorni.

ARISTIDE BAVA

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