Sab. Lug 27th, 2024

Al termine della requisitoria del pm Antonella Crisafulli, nel corso del processo scaturito dal maxi blitz denominato “Acero Krupy” sono stati chiesti 30 anni di carcere per il Vincenzo Macri’. Macrì era stato arrestato a giugno a San Paolo, in Brasile, mentre tentava di raggiungere Caracas, dove viveva da qualche tempo utilizzando false identità. Il 54enne è ritenuto esponente apicale della cosca Commisso di Siderno è figlio di Antonio Macrì, detto il “boss dei due mondi”, gestiva secondo le indagini il narcotraffico fra Sudamerica ed Europa. Dal settembre 2015 si era sottratto all’ esecuzione di un provvedimento restrittivo emesso dall’Autorità giudiziaria reggina per associazione di tipo mafioso e traffico internazionale di sostanze stupefacenti, emesso nell’ambito dell’indagine “Acero Connection”, coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria. Nel corso dell’udienza Vincenza Macrì è stato in videocollegamento dal carcere di Sassari, dove attualmente si trova recluso. Facendo leva sull’inutilizzabilità delle intercettazioni registrate in Olanda , il legale di Macrì ha chiesto, invece, l’assoluzione per il suo assistito. Il processo tornerà in aula il prossimo mese.

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ALESSANDRA BEVILACQUA|redazione@telemia.it

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