Mar. Lug 16th, 2024

«Mi domando se il ministro Toninelli abbia mai visitato il Sud Italia. Parla di migliorare i trasporti ma non si rende conto che ci sono tre regioni totalmente isolate con milioni di cittadini. Il Calabria, Sicilia e Puglia, per non parlare della Sardegna, non si può parlare di migliorare ma di costruire da zero perché in queste regioni si viaggia ancora come nei film di Troisi».

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Lo ha dichiarato il senatore Marco Siclari a fronte delle affermazione ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, commentando la relazione al Parlamento del presidente dell’Autorità dei Trasporti (Art), Andrea Camanziro.

«Se davvero Toninelli ha il “chiodo fisso” per i trasporti, cominci a martellare al Sud dove manca l’alta velocità, i porti sono ridotti ai minimi termini e gli aeroporti sono in fase di smantellamento. Quelle di Toninelli risuonano come parole fantasiose totalmente scollegate dalla realtà come se a parlare fosse un cittadino che non risiede in Italia. Sul “viaggiare meglio” nessuno può essere in disaccordo ma la priorità deve essere, innanzitutto, portare il paese a viaggiare alla stessa velocità e a parti dignità e trattamento di costi. Come si può parlare di servizio di trasporti nazionale quando in Calabria due aeroporti su tre rischiano la chiusura e al momento volare da Reggio verso Roma o Milano arriva a costare fino a 500 euro? Gli aeroporti del Sud sono stati anno dopo anno depotenziati, serve, invece, un’inversione di rotta perché se non li rendiamo internazionali come pretendiamo di sfruttare l’enorme potenziale turistico e la messa in rete dell’immenso patrimonio racchiuso in queste terre? La situazione per queste regioni è disastrosa – ha concluso Siclari – perciò invito Toninelli a fare suo questo appello e a concentrare sforzi e risorse per dare ai cittadini del Sud la possibilità di viaggiare come il resto d’Italia e, nel contempo, dare un servizio che permetta a tutto il Meridione di uscire dall’isolamento di cui  è vittima, facendo crescere il settore turistico tenuto sotto scacco, prima di tutto, della mancanza di collegamenti adeguati».

 

 

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