Le piogge non bastano a risollevare i livelli delle riserve, la Regione chiede sei mesi in più di emergenza. Sorical al lavoro per garantire il servizio, ma le difficoltà restano
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L’emergenza siccità in Calabria persiste, e nonostante le timide piogge dei giorni scorsi, i livelli delle riserve idriche continuano a rimanere preoccupantemente bassi. La Diga del Menta, fondamentale per l’approvvigionamento idrico della regione, ha ancora una autonomia di soli tre mesi, un dato che segnala un rischio crescente per il futuro prossimo. Di fronte a questa situazione, la Regione Calabria ha richiesto ufficialmente a Roma una proroga di sei mesi per la dichiarazione di emergenza, come già avvenuto per altre regioni del Sud, come la Sicilia e la Basilicata.
Secondo quanto comunicato dalla società Sorical, che gestisce il sistema idrico calabrese, “al momento non si sono ancora verificate condizioni meteorologiche favorevoli al ripristino dei volumi di stoccaggio”, alimentando ulteriori preoccupazioni. Nonostante ciò, l’azienda è impegnata a garantire il servizio idrico ai cittadini, mettendo a disposizione canali di comunicazione come numeri verdi e l’app MySorical per segnalare guasti e richiedere interventi, tra cui l’uso delle autobotti.
Cataldo Calabretta, amministratore unico di Sorical, ha sottolineato che, “nonostante le difficoltà oggettive, a causa principalmente della grave siccità che colpisce il Sud, insieme alla complessità della gestione delle infrastrutture, il servizio idrico reso ai cittadini di Reggio Calabria è destinato a migliorare”. Tuttavia, l’appello ai cittadini rimane quello di fare un uso oculato dell’acqua, un bene sempre più scarso e prezioso.
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