Sab. Lug 27th, 2024

Terminata l’udienza che deciderà le sorti della squadra dello Stretto ma la sentenza sarà pubblicata solo nel primo pomeriggio di domani

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L’udienza del Consiglio di Stato che doveva decidere le sorti della Reggina, iniziata alle 14.30 – con due ore di ritardo rispetto all’orario fissato -, non ha ancora emesso la fumata bianca. O meglio, sebbene la seduta sia stata tolta a un’ora dal suo inizio, ci sarà ancora da attendere per conoscere il verdetto che sarà pubblicato nel primo pomeriggio di domani.
Altre 24 ore di agonia per i tifosi reggini, dunque, che dovranno attendere ancora per sapere se la squadra amaranto potrà militare in Serie B il prossimo anno, o se dovranno definitivamente abbandonare ogni speranza di accedere alla serie cadetta.

L’avvocato Cintioli: “Abbiamo argomentazioni solide”

“E’ stata una udienza ricca, a nostro avviso abbiamo argomentazioni solide. Pensiamo che il comunicato 169/A debba essere letto correttamente. Non c’era un inadempimento al 20 giugno. Non c’è scritto che ‘si deve pagare’, ma che si deve rispettare la sentenza, che dava tempo 30 giorni”. Queste le dichiarazioni dell’avvocato Cintioli alla stampa al termine dell’udienza, appena fuori dalla sede del Consiglio di Stato.

Le parole del ds Taibi: “Comunque andrà, non ci abbatteranno mai”

“Ho ascoltato, sono stati bravi i nostri difensori e le accuse. A dare un giudizio sbaglierei, spero possa essere valida la nostra, ma dobbiamo aspettare domani”. Così il Direttore Sportivo della Reggina Massimo Taibi, rivolgendosi ai giornalisti al termine dell’udienza del Consiglio di Stato. “Alla città dico che comunque vada a noi a Reggio non ci abbatteranno mai. Io sono qua come Reggina e come reggino, perché mi sento uno della città. Spero possiamo aver ragione perché noi meritiamo la B, è assurdo perderla per stupidate. Se rimarrò in caso di D? Non ho mai fatto una questione di categoria, Reggio si ama dalla Terza Categoria alla A. Meritiamo la B, poi in caso vedremo”

Le frecciate di Latella al Brescia e Cellino

“Com’è andata? Un terno al lotto. Mi ha sorpreso l’arringa dell’Avvocato Figc, velenosa. La risposta del Brescia? E’ retrocesso. E poi il suo Presidente, che ha bruciato i faldoni, faccia mea culpa”. Queste le parole del Consigliere Delegato allo Sport, Gianni Latella, al termine dell’udienza.

Versace: “Emersi due elementi: termine perentorio e instabilità economica”

“È emerso come sempre il termine perentorio del 20 giugno. Sentire alcune parole da parte degli avvocati del Brescia, che parlavano della nostra società in un determinato modo, non è una bella sensazione”. Queste le dichiarazioni di Carmelo Versace, Sindaco facente funzioni della Città Metropolitana di Reggio Calabria, al termine dell’udienza. “Noi abbiamo aderito a quello che era un decreto previsto dal Governo e rispetto a questo la società si è mossa in quell’ambito. Mi auguro di aver percepito completamente male quelle che sono delle sensazioni, ma tutto si è svolto su questi due elementi: il termine perentorio e l’instabilità economica della nostra società”.

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