Gio. Nov 21st, 2024

Un successo di partecipazione, ma anche polemiche. Quale sarà il futuro della manifestazione e la collaborazione con altri borghi calabresi ?

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Cala il sipario sulla seconda edizione del Badolato Tarantella Festival, evento che ha chiuso i battenti in concomitanza con il più longevo Caulonia Tarantella Festival. Questo sovrapporsi di date ha suscitato interrogativi tra gli appassionati: perché non differenziare maggiormente le manifestazioni, evitando sovrapposizioni che rischiano di penalizzare entrambe? Badolato potrebbe diventare una fucina di nuovi talenti, magari inventando un festival della musica popolare calabrese che rivitalizzi la tradizione, un “Sanremo nostrano” con tanto di ospiti di rilievo. È utopico pensare a una stretta collaborazione tra due borghi così belli e ricchi di storia? Questa è la domanda che molti rivolgono agli organizzatori. Immaginare un “territorio della tarantella”, anziché un solo paese, potrebbe dare ancora più forza a un movimento in crescita, come dimostra l’impegno dei gruppi locali che animano le serate estive, generando cultura e anche economia.

La serata di chiusura del Badolato Tarantella Festival ha visto un’organizzazione impeccabile: traffico ben gestito, navette rapide per raggiungere il centro storico, che si è confermato, come sempre, un gioiello. Sul palco si sono esibiti Francesco Giannini e la sua band, che hanno fatto ballare un pubblico numeroso e entusiasta. A seguire, i Sud Sound System hanno portato il loro reggae salentino, infiammando la piazza con un’esibizione memorabile. La manifestazione ha riscosso grande partecipazione durante le cinque serate, anche se non sono mancate alcune polemiche.

Il sindaco ha sottolineato l’importanza di offrire un’accoglienza impeccabile a chi visita Badolato: «Le belle serate possono essere tali solo se il paese si presenta pulito, ordinato e attrezzato». L’amministrazione comunale, ha ricordato, ha lavorato intensamente negli ultimi tre anni per migliorare i servizi e rendere Badolato un luogo accogliente per turisti e visitatori. «Non possiamo permettere che pochi operatori disonesti danneggino l’immagine del nostro borgo, che oggi è un gioiello. Continueremo a garantire servizi all’altezza delle aspettative».

Tra le proposte in discussione c’è quella di creare un marchio di eccellenza comunale per le case in affitto, al fine di tutelare i turisti ed evitare spiacevoli sorprese. Tuttavia, fanno discutere le dichiarazioni del primo cittadino sull’eventuale spostamento del festival alla Marina. Sarà interessante vedere come evolverà la situazione nei prossimi anni, ma intanto, il bilancio di questa edizione è senza dubbio positivo, con l’auspicio che il festival continui a crescere e a consolidarsi come uno degli eventi principali della musica popolare calabrese.