Mar. Nov 19th, 2024

 

Musica, arte, sapori al “Tradizionandu etnofest” 2016. Dal 4 al 7 agosto Cittanova (RC) sarà il cuore pulsante delle periferie del mondo: non territori ai margini, come spesso si pensa, ma luoghi dell’anima popolare dove nascono i fermenti culturali.

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La periferia come punto centrale e la strada quale luogo della socialità, della condivisione e di mille sfaccettature creative divengono così protagonisti della manifestazione, giunta alla IX edizione, organizzata dall’associazione LATO 2 in collaborazione con l’amministrazione Comunale di Cittanova.

Si inizia giovedì 4 agosto con la seconda edizione dell’Expò enogastronomica curata dalla BCC young.

Venerdì 5 agosto, sul tradizionale palcoscenico di Piazza San Rocco, prende il via il festival sotto la direzione artistica di Gabriele Albanese, con l’esibizione di Shark e Groove e, a seguire, i 99 Posse; sabato 6 tocca a Collettivo Irmao e Mascarimirì; domenica 7, serata conclusiva, con Fuori Tempo, Med Free Orkestra e Francesco Baccini.

«È dalle periferie delle metropoli che partono le espressioni musicali e artistiche che conquistano il mondo – spiega Gabriele Albanese ‒ Sono le zone ai margini a raccontare l’anima autentica dei popoli. Per questo abbiamo voluto un cartellone che rappresentasse questo contrasto tra centro metropolitano e periferie, per sottolineare l’importanza di territori del mondo solo geograficamente decentrati, come può essere ora la Piana di Gioia Tauro, nel contesto della nascente città metropolitana. Il nostro festival con grandi ospiti, artisti di strada e sapori di culture differenti segna una nuova idea di frontiera, quella delle periferie appunto e delle strade dense di vita che le animano».

Rigettando stereotipi, ghettizzazioni e barriere di ogni sorta, il Tradizionandu, LATO 2, e l’Amministrazione Comunale, intendono esprimere l’idea di un universo globale, la cui forza vitale è proprio quella della periferia. Da questo principio è nato il gemellaggio con il SAMOSA Festival di Nairobi, in Kenia, con l’obiettivo di promuovere l’inclusione sociale, “da sud a sud”, per valorizzare i legami tra il nostro popolo e le culture che animano gli altri continenti.

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