Nel corso di una recente seduta del consiglio comunale, il consigliere del Partito Democratico (Pd) Giuseppe Marino ha annunciato che, nonostante i comunicati pesanti, la maggioranza ha deciso di ripartire e ha trovato un punto comune per farlo. Il consigliere ha esortato a intraprendere una stagione di dialogo e confronto per gettare le basi di una nuova speranza per la città.
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Tuttavia, non tutti i presenti hanno condiviso lo stesso spirito ottimista. Il consigliere Federico Milia ha espresso il suo disappunto per l’imbarazzo che percepisce nell’inaugurare opere ferme da anni e nell’abbandonare le periferie della città. Milia ha sollecitato la maggioranza a riflettere sulla capacità dell’attuale amministrazione di continuare e ha esortato a uno scatto di dignità.
Anche Angela Marcianò ha criticato aspramente l’amministrazione, definendola una “minestra riscaldata” e il sindaco Falcomatà un “sindaco funambolo”. Marcianò ha invitato tutti a votare a favore di una mozione di sfiducia contro l’amministrazione comunale.
Nel corso del voto, il sindaco Falcomatà ha difeso il suo operato, sottolineando che la macchina amministrativa non si è mai fermata nonostante le settimane difficili. Ha affrontato lo scontro con il Pd affermando che le discussioni sono normali in ogni famiglia e non devono essere viste come una guerra. La mozione di sfiducia non è passata, con 19 contrari, 13 favorevoli e un astenuto.
Falcomatà ha concluso il suo intervento affermando che non c’è tempo da dedicare a ulteriori discussioni sulla mozione, poiché il focus deve essere sulla città e sui cittadini. Ha proposto un consiglio comunale incentrato sulla discussione della riforma Calderoli, sottolineando la necessità di combattere contro ciò che considera prevaricazione e fascismo, come l’autonomia differenziata.
In sintesi, la seduta del consiglio comunale ha visto il rifiuto della mozione di sfiducia e il sindaco Falcomatà ha proposto un nuovo inizio concentrandosi su tematiche cruciali per il benessere della città. La polarizzazione politica e le tensioni all’interno dell’amministrazione restano evidenti, ma l’auspicio è di intraprendere un percorso di dialogo costruttivo per affrontare le sfide future.