Difficoltà nella formazione delle liste elettorali: chi si candida e chi si ritira. La Lega alla ricerca di un imprenditore, mentre nel Partito Democratico (Pd) non si trova alcun volontario per la candidatura
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Archiviata la pausa pasquale, ora si entra nel vivo della competizione in vista delle elezioni europee dell’8 e 9 giugno. Tutti i partiti sono alle prese con la selezione dei possibili candidati per il seggio a Bruxelles, ma le situazioni di partenza sono molto diverse.
Movimento 5 Stelle (M5S) sembra essere in affanno. Il dossier dei candidati di “richiamo” da presentare come capolista è saldamente nelle mani di Giuseppe Conte. La democrazia elettronica che ha caratterizzato il MoVimento sembra ormai archiviata. L’ex presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, è stato designato come capolista nella circoscrizione Sud, mentre Giuseppe Antoci, ex presidente del Parco dei Nebrodi e simbolo antimafia, guiderà la lista nella circoscrizione Isole.
Il Partito Democratico (Pd) ha problemi opposti. La segretaria Elly Schlein rischia di creare un tappo per gli uscenti, poiché i capilista saranno tutti della società civile. La giornalista Lucia Annunziata sarà la numero uno in lista nella circoscrizione Sud, seguita dal sindaco di Bari, Antonio Decaro, e proprio dalla segretaria Schlein.
Per quanto riguarda la Calabria, è difficile che spunteranno candidati locali. Le Europee da qui sono proibitive dal punto di vista demografico: la Calabria ha solo 1,8 milioni di abitanti, mentre la sola provincia di Napoli ne conta quasi tre milioni. È dai tempi di Mario Pirillo che il partito non elegge un europarlamentare calabrese. In breve, non c’è proprio la fila a candidarsi