Indagine militari Tutela patrimonio coordinati Procura Reggio C.
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Sette opere d’arte sono state recuperate dai carabinieri del comando per la Tutela del Patrimonio culturale di Cosenza nel corso di un’inchiesta partita nel 2015, coordinata dalla Procura di Reggio Calabria, dopo il rinvenimento di un’opera rubata dal quale sono partite indagini in Italia e all’Estero.
Quattro dipinti e 3 statue di bronzo, sono state mostrate nel corso della conferenza stampa alla Scuola Allievi Carabinieri “Fava-Garofalo” di Reggio, dopo il loro recupero ad opera dei reparti del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri e delle articolazioni territoriali dell’Arma.
“Una sinergia efficace – ha detto il gen. Vincenzo Molinese comandante dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma – che ci consente di colpire ovunque”.
“Recuperare i beni ci aiuta a recuperare l’identità di un territorio, l’identità di un Paese. Noi siamo ricchi sotto questo profilo – ha affermato il procuratore di Reggio Giovanni Bombardieri – Un fitto controllo e incrocio dei dati che ci ha persino consentito di impedire che alcune di queste opere fossero esportate all’estero. Oggi, è un giorno importante perché riaffermiamo il valore del nostro patrimonio, l’importanza della cultura, elemento di ricchezza, che non può essere elemento di ricchezza di pochi criminali che si appropriano di questi beni per fini esclusivamente economici, ma ricchezza culturale, patrimonio della collettività”.
Le opere, del valore di oltre un milione di euro, sono un dipinto olio su tela del ‘700 raffigurante una “natura morta con fiori e frutti”, rubato nel 2001 nel cuneese; un dipinto olio su tela del ‘600 la “Madonna con Bambino”, rubato nel 2014 nelle Marche; un dipinto olio su tela del ‘600 “Il filosofo”, trafugato a Bologna nel 2016; un dipinto olio su tela del ‘600 la “Sacra Famiglia con San Giovannino”, asportato a Bologna nel 2017; due repliche in bronzo di “gazzelle” simili a quelle presenti nel Parco Archeologico di Ercolano, rubate nel 1979 ad Anzio; un “fauno danzante” in bronzo rubato nel 1998 nell’astigiano.
Nel corso dell’indagine sono stati arrestati 7 soggetti e denunciate altre 35 quali componenti di un sodalizio in grado di procurare opere d’arte da esportare oltre confine per la vendita.