Sab. Ago 10th, 2024

La società si è sempre detta estranea in merito a “Dirty Soccer”.

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Una Palmese in salute sta lavorando alacremente per farsi trovare pronta al quinto appuntamento interno stagionale con la Santcataldese che arriva a Palmi con il morale molto alto dopo il poker rifilato alla cenerentola Sersale. Domenica prossima, sul fantastico manto erboso del glorioso “Giuseppe Lopresti”, andrà sicuramente in scena una sfida avvincente dove Davide Cassaro e compagni cercheranno anche la rivalsa sportiva contro gli avversari che gli hanno estromesso dalla Coppa Italia di categoria nei 32esimi di finale.

DIRTY SOCCER – C’era grande sorpresa e malumore, in città, per via di una Palmese incredibilmente messa alla sbarra come colpevole di combine nel torneo di Eccellenza 2014/2015 stradominato dalla compagine nero verde di Rosario Salerno con ventotto vittore, un pareggio e una sola sconfitta, per galattico record di 85 sui 90.

Ora che il tribunale sportivo regionale ha scritto la parola fine su questa vicenda, in quanto un vizio di forma sulla comunicazione agli indagati non consente più di proseguire l’iter del processo sportivo, la stessa dirigenza neroverde non vuole che passi il messaggio che il club si è salvato dalla richiesta di esclusione dal torneo di Serie D solo grazie ad un cavillo del regolamento.

LA PARTITA – Quella “incriminata” è Palmese-Paolana, vinta 4-3. Quando si giocò quel match la Palmese era già stata promossa. E nelle partite successive, rischiando anche il “linciaggio” in diversi campi esterni, la squadra del patron Carbone ha continuato a vincere per inficiare la regolarità del torneo, cosa che non è quasi mai accaduta nella storia del calcio, dove gli accordi di fine stagione tra chi ha raggiunto l’obiettivo e chi invece lo insegue sono purtroppo all’ordine del giorno.

ESTRANEA – La stessa dirigenza con in testa il presidente Carbone, ha ripercorso il finale di quel campionato per far capire, una volta per tutte “che la Palmese nulla ha da spartire con le accuse che le sono state addebitate con troppa leggerezza”. E se anche il processo sportivo fosse andato fino in fondo, il blasonato club neroverde avrebbe avuto la possibilità di dimostrare la propria totale estraneità ai fatti.

(fonte Quotidiano del Sud)

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