Un gruppo di sostenitori amaranto ha incontrato presidente, tecnico e giocatori.
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Sconfitto e sorpassato in classifica dall’Acr Messina, il Locri ora è terzultimo. E non invita all’ottimismo il gioco che la squadra ha espresso nelle ultime uscite.
La sconfitta con l’Acr Messina è la terza consecutiva. A questo punto le nove partite rimaste sono un vero e proprio terno al lotto se si tiene conto dell’involuzione avuta dalla squadra, apparsa priva di idee.
Al “Franco Scoglio” domenica scorsa si è visto come i limiti della squadra amaranto si siano aggravati e che il rinnovamento dell’organico lo scorso dicembre non ha avuto i risultati sperati.
Il Locri deve guardare avanti, non perdere contatto dalle squadre che la precedono per poter sperare di recuperare posizioni ma deve guardarsi anche alle spalle perché chi sta dietro non farsi trascinare più in fondo perché si rischierebbe la retrocessione diretta.
Domenica prossima arriverà al “Macrì” il Marsala di mister Giannusa, quarta in classifica e reduce dalla sorprendentissima sconfitta interna con il fanalino di coda Igea Virtus: è inutile precisare che nelle quattro partite in casa rimaste il Locri deve fare bottino pieno e aggiungere a questi punti altri da conquistare in trasferta per uscire dalla zona playout.
Martedì, alla ripresa degli allenamenti, si sono fatti sentire i tifosi più vicini alla squadra, che hanno avuto un colloquio con i giocatori, il tecnico Pellicori e la presidente ai quali hanno chiesto con toni fermi, per le prossime decisive gare, un impegno finalmente adeguato. Solo con una ferma reazione la squadra amaranto potrà tirarsi fuori dalla zona calda della classifica e mantenere la categoria tanto faticosamente conquistata dopo anni di attesa.
Non resta che aspettare domenica per verificare se il faccia a faccia sia servito a fare scattare nella squadra qualcosa che riesca a fare invertire la marcia.
CARMINE BARBARO (Gazzetta del Sud)