Mer. Lug 17th, 2024

Cozza bravo e coraggioso a lanciare tanti giovani, ma è Bargas a fare la differenza

Continua dopo la pubblicità...


futura
JonicaClima
amacalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

Sono stati tre punti pesanti quelli conquistati domenica dall’Asd San Luca, perché sono stati strappati a una squadra, la Gelbison, solida ed esperta. E perché sono arrivati quando erano in pochi quelli che ancora ci credevano, visto e considerato che dopo mezz’ora il San Luca era sotto di due gol, malgrado l’uomo in più, per la giusta espulsione per somma di ammonizioni del nervosissimo Koulibaly.

Fra quei pochi c’era Francesco Cozza, il valore aggiunto del San Luca, che non si è mai perso d’animo e con alcuni cambi effettuati nella ripresa, ha ribaltato partita e risultato, regalando alla squadra del presidente Francesco Giampaolo tre punti che fanno morale e soprattutto classifica.

La prima storica vittoria nel campionato di serie D, porta la firma di un manipolo di under: sette, il numero impiegato da Ciccio Cozza nell’arco dei novanta minuti. Callejo (00), Murdaca (02), Greco (01), Leveque (99), Pelle ( 00), Marchionna (01) e Arcuri ( 01). Un manipolo di ragazzi dalla faccia tosta e il talento smisurato, che pur davanti a un avversario di quantità e di qualità come la Gelbison di mister Ferazzoli, ha regalato gioco ed emozioni per la gioia dei circa 200 tifosi assiepati sul cocuzzolo più alto della montagna, da dove il “Corrado Alvaro” somiglia più a un campo di biliardo che uno stadio di calcio.

Il capolavoro lo hanno completato i disegni tattici preparati da Ciccio Cozza, e l’esperienza degli over. In particolare Hugo Bargas, il calciatore con il più alto valore di mercato di tutti i gironi di serie D, autore di una doppietta da urlo, Pablo De Miranda, a sua volta autore del gol del pareggio con un imperioso stacco di testa su cross del giovane Murdaca, e Mimmo Carbone, finalmente recuperato e pronto a guidare i suoi più giovani compagni il più in alto possibile.

ANTONIO STRANGIO (Gazzetta del Sud)

Print Friendly, PDF & Email