Dom. Lug 28th, 2024

La Reggina torna da Catania con un punto e vede il bicchiere mezzo pieno di chi porta a casa un punto su un campo difficile.

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Il Catania vende cara la pelle e getta il cuore oltre l’ostacolo di mille difficoltà che stanno interessando la prestazione etnea.

Al di là dello stato statistico il match conferma un certo impaccio degli amaranto a destreggiarsi in partite ‘sporche ‘e in cui quasi mai attraverso i calci piazzati riescono a rendersi pericoli in gare dove proporre gioco è difficile.

Occorrerà lavorare, ma il margine resta buono e soprattutto la solidità difensiva mostrata rappresenta il migliore presupposto per affrontare le ultime dodici gare di campionato.

Nell’economia del match ha pesato tantissimo l’assenza di capitan De Rose e stavolta l’episodio arbitrale contestato sembra penalizzare la squadra di Toscano.

Traversa del Catania, Reggina poco pericolosa

Mimmo Toscano senza De Rose sceglie di proporre un terzetto di centrocampo in cui Nielsen fa da perno centrale ai suoi lati agiscono Nielsen e Sounas.

Dopo pochi minuti risulta ben chiaro che il Catania vuole dare un impatto fisico importante alla sfida. Gli uomini di Lucarelli puntano sul ritmo e sfruttano la superiorità numerica sulle fasce.

Il 4-2-3-1 dei siciliani crea qualche grattacapo difensivo alla fase amaranto, ma il vero rischio arriva da una conclusione dalla distanza di Vicente che colpisce la traversa. Decisiva la deviazione di Guarna in volo.

Per il resto le due squadre riescono a portare la palla in area solo attraverso calci piazzati che, non senza qualche affanno, le due retroguardie riescono a controllare

La Reggina, nella fase finale della prima frazione, recrimina per un tocco di mano da rigore da parte della squadra di Lucarelli.

Quando non si può vincere, meglio non perdere

In avvio di ripresa il Catania ritrova la brillantezza che sembra avere smarrito nell’ultima parte della prima frazione .

La Reggina, invece, conferma le difficoltà nel trovare dalle fasce cross buoni per le punte, sebbene gli etnei non manchino di concedere qualcosa sugli esterni.

Nel complesso gli ospiti, senza De Rose e con Nielsen davanti alla difesa, sembrano pagare qualcosa sul piano della dinamicità.

La partita, nella ripresa, è totalmente priva di ritmo. I cambi e le innumerevoli interruzioni rendono ancora meno fluida di una Reggina che sul piano del gioco non ha convinto.

Nel finale l’unico sussulto lo regala il parapiglia tra Rizzo e Gasparetto che vale il rosso per entrambi.

Quando non si può vincere, però, l’importante è non perdere.

STRILL SPORT

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