Rieti-Reggina: la partita farsa al momento finisce con l’arbitro Michele Di Cairano che ha ufficialmente decretato la fine delle ostilità, con lo 0-3 a tavlino che si avvicina per il Rieti. Ma andiano per ordine.
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Ore 15,50 l’arbitro Michele Di Cairano, trascorsi i 45′ concessi al Rieti per poter “sanare” la posizione relativa alla mancanza in distinta di un tecnico abilitato a poter guidare la squadra, decreta ufficialmente la fine delle ostilità. Rieti-Reggina è a tutti gli effetti una “partita farsa”, mai iniziata, che avrà con ogni probabilità degli strascichi polemici sia tra i vertici federali, che tra gli addetti ai lavori.
I MOTIVI
Cos’è successo in realtà, lo spiega il direttore generale del club amarantoceleste Pierluigi Di Santo, il quale conferma che «sia Caneo, che Maschio, tra sabato e domenica hanno inviato i rispettivi certificati medici. Pezzotti abilitato? Lo era fino al giorno in cui non abbiamo tesserato Caneo. Comunque, noi venerdì sera abbiamo inviato una comunicazione alla Lega, alla quale non abbiamo mai ricevuta una risposta ufficiale. Cosa accadrà ora? Vedremo, perché la società deve capire bene il dafarsi. Lo 0-3 a tavolino? Probabile, ma su questo ragioneremo».
L’ANTEFATTO
Rieti-Reggina? La farsa continua. Un’irregolarità nella distinta della formazione reatina sta bloccando il regolare svolgimento della partita. E per irregolarità s’intende la mancanza di un allenatore abilitato alla categoria: Caneo ha inviato il certificato medico, Pezzotti è un Uefa B e la volta scorsa per guidare la prima squadra ottenne una deroga di un mese. Oggi, 17 novembre, questa deroga non è più valida, di conseguenza, se entro 45’ la società amarantoceleste non reperirà un allenatore abilitato e, soprattutto già tesserato col Rieti, l’arbitro decreterà la fine delle ostilità, con tutto ciò che ne conseguirà.Ultimo aggiornamento: 16:56©
FONTE IL MESSAGGERO