Mar. Lug 16th, 2024

«Il Benevento fa un campionato a sè ma gli uomini di Stroppa sono forti, non serve cambiare tanto per…»

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Il legame con questa terra rimane molto forte dopo un passato di glorie

Il vate di Trescore Balneario ammira la “sua” serie B da un osservatorio privilegiato. Non allenare, sotto questo profilo, significa poter valutare il mondo del calcio con il giusto distacco, con lucidità. Ce n’è a iosa nell’analisi di Lino Mutti sul campionato cadetto, con tanto di focus sul percorso delle due squadre calabresi. Già, la Calabria. Una terra tanto cara al tecnico bergamasco. Uno di quei personaggi che al Sud è riuscito a farsi amare come pochi, a prescindere dai risultati (molto spesso positivi). Da Napoli a Messina, passando per Palermo, Salerno, Reggio Calabria e Cosenza. E proprio nella città dei bruzi ha “rischiato” di scrivere una delle pagine più belle del calcio cosentino. La promozione con i rossoblù in A, ai principi del nuovo millennio, sfumò per una serie di cause sfortunate. La magia che si era sprigionata nel girone d’andata si dissolse nel ritorno nonostante gli innesti di due top player, soprattutto per la B, come Gigi Lentini e Pietro Strada.

Ecco, il primo consiglio di Mutti al Crotone, che tra le due calabresi è la squadra più in avanti in campionato, è proprio quello di non sconvolgere molto gli equilibri nel girone di ritorno. «Cambiare tanto per farlo», sottolinea l’allenatore, «potrebbe rivelarsi controproducente. Soprattutto in un campionato dal livello medio-basso che non richiede sforzi particolari. Basti pensare che il Benevento lo sta vincendo a mani basse. I pitagorici, inoltre, hanno già un organico di primissimo livello. A stonare, semmai, è stata la passata stagione, quando i ragazzi di Stroppa fecero tremendamente fatica a restare a galla nonostante provenissero dalla massima serie. Nel torneo in corso, però, restano una delle più serie candidate alla promozione. Alle spalle del Benevento c’è ancora un posticino, senza considerare che anche i playoff rappresentano una strada per tornare nella massima serie. Dunque, guai a sconvolgere gli equilibri e avanti così».

Da una calabrese che coltiva sogni di gloria a un’altra prigioniera di un campionato che non sta decollando. Al Cosenza di Braglia sta mancando la continuità. Si spiega così il piazzamento al terz’ultimo posto dopo il girone d’andata. «I rossoblù cosentini alla fine riusciranno a salvare la pellaccia. E non lo dico solo perché ho ricordi indelebili che mi legano alla città dei bruzi. Il Cosenza è già una squadra di categoria, soprattutto dopo l’annata molto positiva della passata stagione. Sta incontrando qualche difficoltà ma ne uscirà. La finestra invernale di calciomercato, a tal proposito, casca a fagiolo. A differenza del Crotone, che dovrà muoversi pochissimo, la società del presidente Guarascio dovrà assicurarsi un innesto per reparto. Allora sì che il Cosenza potrà dire la propria e tornare a essere la mina vagante del campionato. Già a partire dal derby di Crotone. Il “Marulla”, mai come nella prossima gara, dovrà urlare tutto il proprio amore verso i “lupi”». Finalino dedicato al resto del torneo. Il Benevento, come detto, gioca un campionato a sé, ma per il resto la bagarre è totale. «Le sorprese ai vertici del campionato – mi riferisco a squadre come il Pordenone, la Virtus Entella, ma anche il Pisa – stanno facendo la voce grossa a causa di delusioni come Empoli, Perugia, Frosinone e Chievo. La sorpresa è proprio il Pordenone». Firmato Lino Mutti, il vate di Trescore Balneario che non ha smesso di emozionarsi per il calcio.

fonte gazzetta del sud

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